Sciopero Rai: Slc Cgil, ‘preoccupazione per futuro azienda’

Slc Cgil non nasconde la preoccupazione per il futuro della Rai, ma esprime la solidarietà ai lavoratori in sciopero. 

“È sempre buona norma da parte di chi lavora rispettare il diritto di sciopero di chi intenda esercitarlo”. Con queste parole Riccardo Saccone, Segretario della Slc Cgil (Sindacato dei Lavoratori della Comunicazione), ha espresso la sua solidarietà nei confronti dei giornalisti Rai e dei precari delle testate e programmi che hanno deciso di aderire allo sciopero indetto dall’Usigrai.

Sciopero Rai Slc Cgil,
Rai, preoccupazione per lo sciopero – notizie.com

Questo gesto non è solo un’espressione di sostegno ma anche un’occasione per riflettere sulle preoccupazioni riguardanti il futuro dell’azienda pubblica.

Preoccupazioni sul futuro della Rai

La decisione degli addetti ai lavori di incrociare le braccia nasce da una serie di preoccupazioni ben precise. Al centro delle riflessioni c’è il destino della Rai, considerata la maggiore azienda culturale del Paese. “Al di là delle polemiche sulla censura e sugli eccessi di controllo sull’informazione -afferma Saccone- vorremmo capire quale destino attende l’azienda”. La Rai sembra infatti arrancare nel processo di digitalizzazione, perdendo terreno in termini di credibilità e offerta informativa e culturale, elementi fondamentali per la sua missione.

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Il famoso cavallo simbolo della sede Rai (Foto Ansa) Notizie.com

Il sindacalista sottolinea come sia importante condividere i timori riguardanti l’assenza di un progetto chiaro che delinei il futuro dell’azienda. “Con loro condividiamo i timori sull’assenza di un progetto che delinei il futuro dell’azienda che tanto ha contribuito alla crescita del Paese”, afferma Saccone. Questa mancanza si traduce in una crescente incertezza tra i lavoratori, che vedono minacciata non solo la propria stabilità occupazionale ma anche l’integrità stessa dell’ente pubblico a cui dedicano il proprio lavoro.

Il dilemma del canone

Un altro tema caldo sollevato dal segretario Slc Cgil è quello relativo al canone Rai. La questione non è banale: “Non è possibile – rimarca infine Saccone- che ad oggi non si conosca l’entità del canone per il prossimo anno (2025) e che nulla si sappia ancora riguardo al sistema di raccolta”. Il passaggio del canone dalle bollette energetiche a un sistema ancora indefinito genera ulteriore confusione e incertezza tra i cittadini-contribuenti, oltre a mettere in discussione le modalità future del finanziamento dell’ente.

In conclusione, lo sciopero indetto dall’Usigrai diventa simbolo non solo della lotta per i diritti dei lavoratori ma anche dello stato d’allarme generale sul futuro della Rai. Le parole del segretario Slc Cgil evidenziano come sia cruciale affrontare questi temi con urgenza, cercando soluzioni concrete per garantire sia la sopravvivenza dell’ente sia la tutela dei suoi dipendenti. La speranza è quella che questo momento critico possa trasformarsi in un punto d’inizio verso riforme significative ed efficaci per tutto il settore pubblico radiotelevisivo italiano.

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