Eurocandidati alla prova delle urne. Salvini sempre più pro Vannacci: “Sinistra candida chi è in carcere”

Europee, chiuse le candidature e consegnate le liste in Corte d’Appello: Meloni Capolista in tutte le circoscrizioni, Renzi e Calenda in 4, Schlein in 2. Tajani ci riprova, Salvini no e Conte lascia la gara agli altri, come Bonelli e Fratoianni. Partito il conto alla rovescia, tra 35 giorni si vota

Il nome della premier guida le liste FdI. Solo nel Nord Ovest il leader di Azione ha ceduto la testa di lista all’ex ministra Bonetti. Tra gli altri big, Tajani numero uno in quattro Circoscrizioni, Schlein guida in Centro e Isole. Hanno scelto di non correre Salvini, Conte, Fratoianni e Bonelli.

Europee, Salvini pro Vannacci attacca la sinistra
Matteo Salvini e Roberto Vannacci (Ansa Foto) Notizie.com

La Lega schiera Vannacci in tutte le Circoscrizioni, capolista al Centro e al Sud. Per Stati Uniti d’Europa, Bonino guida il Nord Ovest, Renzi e’ candidato, ultimo in lista, in quattro Circoscrizioni (eccetto la Nord Est). Cateno De Luca e l’ex viceministra pentastellata Laura Castelli in testa alle liste di ‘Liberta’-Sud chiama Nord’. ‘Pace, Terra, Dignita” di Michele Santoro ha presentato le firme raccolte in tutta Italia. Con lui il vignettista Vauro, il matematico Odifreddi, l’attore Paolo Rossi, il segretario di Rifondazione comunista Acerbo, e lo scrittore Nicolai Lilin. 

Salvini sempre più pro Vannacci: “Sinistra candida chi è in carcere”

Matteo Salvini
Il vicepremier Matteo Salvini (Ansa Foto) Notizie.com

Campagna acquisti o scelta ponderata delle candidature? Il vicepremier  e ministro delle Infrastrutture, anche se non ha optato per calarsi direttamente nell’agone politico, è di fatto nel pieno della campagna elettorale e dunque parla e gira e si esprime sempre di più da leader della Lega, anche se i rumors che lo vorrebbero isolato all’interno del suo stesso partito, diventano sempre più insistenti. Ma Salvini non ci sta e anzichè tirare il freno a mano sul generale Roberto Vannacci, rilancia e raddoppia. Due giorni fa al Tempio di Adriano, a due passi da Montecitorio, Matteo Salvini presentava il suo libro, “Controcorrente”. E chi ha voluto al suo fianco?  Proprio il divisivo, bersagliato, osteggiato e criticato generale Vannacci, che ha provato, senza riuscirci fino in fondo, a seminare i giornalisti. Quelle frasi sulle classi divise per ragazzi con disabilità, hanno inevitabilmente provocato critica, stampa e opinione pubblica. Ma stamattina il ministro delle Infrastrutture, ospite di Mattino 5, anzichè versare acqua sul fuoco, ha rigettato la palla della campagna elettorale, dalla parte della sinistra.

Il generale Vannacci è un uomo libero che ha combattuto l’estremismo islamico e difeso l’Italia in Iraq, in Afghanistan, in tanti Paesi del mondo; è minacciato dall’Isis figurati se mi faccio e si fa spaventare da qualche giornalista di sinistra con la puzza sotto il naso. Se qualcuno a sinistra liberamente decide di candidare una persona che è in carcere in Ungheria con accuse gravissime, da cui spero si possa dimostrare innocente, perché non si può candidare qualcuno che ha difeso la patria?”. La sinistra di cui parla il vicepremier Salvini, è quella di Alleanza Verdi e Sinistra. Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli ne sono in sostanza i portavoce, e a loro è toccata la decisione di candidare appunto Ilaria Salis, il cui padre Roberto non meno di una settimana fa, durante una conferenza stampa alla Camera dei deputati, ricordava come sua figlia non abbia nemmeno la possibilità di scattarsi  una foto per i manifesti elettorali, a causa di un regime carcerario, quello ungherese, più rigido del 41bis italiano. Insomma, anche se Vannacci contro Salis non potrà mai essere un confronto dialettico possibile e praticabile, si capisce e si capiva da subito, come la campagna elettorale di due forze politiche agli antipodi,  abbiano scelto di cavalcare un refrain preciso fino alla due giorni del voto.

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