Franco Di Mare, giornalista e inviato, ai microfoni di ‘Che tempo che fa’ sconvolte tutti con un annuncio shock. E poi attacca duramente la Rai.
Per anni Franco Di Mare è stato un volto fisso nelle case degli italiani per la sua presenza in diverse trasmissioni Rai. E nella serata odierna, domenica 28 aprile, il giornalista ha sconvolto tutti con un annuncio dato durante il suo intervento a Che tempo che fa.
Di Mare ha svelato di avere il mesotelioma. “Questo tubicino che mi corre sul viso è legato ad un respiratore – ha detto il giornalista, citato da Il Messaggero – e mi permette di respirare in modo forzato, ma anche di essere qui a raccontare quanto successo e a parlare con te. Si tratta di un tumore molto cattivo. Si prende tramite la respirazioni di particelle di amianto e quando si manifesta è ormai troppo tardi“.
Di Mare spera nella scienza
Le possibilità di guarire in questi casi non sono molte, ma il giornalista non ha assolutamente perso le speranze. “La scienza va sempre avanti e speriamo si possa arrivare ad una soluzione – ha aggiunto Di Mare – di sicuro l’arbitro non ha ancora fischiato e per questo motivo non è ancora troppo tardi“.
"Questo tubicino che mi corre sul viso è un tubicino legato ad un respiratore automatico e mi permette di respirare in modo forzato, ma mi permette di essere qui a raccontare, a parlare con te. Mi sono preso il Mesotelioma, un tumore molto cattivo, legato alla presenza di amianto… pic.twitter.com/41Wz7WoNRT
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) April 28, 2024
L’ex inviato della Rai ha ripercorso anche la sua lunga carriera ribadendo di avere avuto “una vita bellissima e i ricordi che ho sono piene di vita. Mi dispiace di averlo scoperto solo ora, ma la speranza è che si possa arrivare ad una cura per poter guarire”.
La frecciata alla Rai
L’intervista è stata l’occasione per togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa nei confronti della Rai. Di Mare ha raccontato di aver contattato i vertici di viale Mazzini per avere lo stato di servizio, l’elenco dei posti dove è stato e cercare di capire cosa si potrebbe fare. Ma non c’è stata nessuna risposta alle mail inviate. “Tutto questo lo trovo davvero ripugnante“, ha aggiunto il giornalista.
