Protesta Agricoltori, De Carlo (FdI) a Notizie.com: “Il ministro Lollobrigida ha rimesso l’agricoltura al centro dell’azione strategica del Governo”

“Il ministro non solo in questi giorni, ma esattamente dal suo insediamento  ha rimesso l’agricoltura al centro dell’azione strategica del Governo”. Lo ha detto in esclusiva ai nostri microfoni il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo che abbiamo intervistato a proposito della protesta degli agricoltori che arriverà giovedì  prossimo al Circo Massimo

Giornate, anzi settimane, particolarmente intense per gli agricoltori. In presidio fisso alle porte della Capitale e giovedì una parte di loro sfilerà al Circo Massimo.

Protesta agricoltori, intervista esclusiva al senatore De Carlo
Luca De Carlo, senatore Fratelli d’Italia, esclusiva

Lavoro extra anche per il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che da molti è osteggiato. Matteo Renzi è arrivato addirittura a chiederne le dimissioni. Abbiamo chiesto allora al senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo (a capo della Commissione Agricoltura a Palazzo Madama) di restituirci un’istantanea del momento.

Protesta Agricoltori, De Carlo (FdI) a Notizie.com: “Il ministro Lollobrigida ha rimesso l’agricoltura al centro dell’azione strategica del Governo”

Intervista esclusiva al senatore De Carlo
Luca De Carlo, senatore Fratelli d’Italia

Senatore, in questi giorni, anzi da alcune settimane, c’è una fervente protesta, spaccata,  degli agricoltori in tutta Italia e in Europa.  Lo scorso venerdì il ministro Lollobrigida ha incontrato le principali associazioni di categoria,  anche Coldiretti. Poi c’è stato l’appuntamento  con Riscatto Agricolo, quindi l’arrivo al presidio di via Nomentana. Mentre parliamo, è ancora in corso un incontro, di nuovo  con Riscatto Agricolo. Giovedì la manifestazione a Circo Massimo, mi inquadra politicamente cosa accade?

“Ma credo che politicamente ci sia un disagio, che i manifestanti del mondo agricolo stanno  manifestando nei confronti di anni di scellerata politica europea che li ha messi in ginocchio, sotto il profilo economico, ma anche all’angolo, sotto il profilo della discriminazione. Pare a tutti evidente,  come questa contrapposizione tra natura buona e agricoltore cattivo,  si sia tradotta in una forma di discriminazione nei confronti appunto degli operatori agricoli che invece sono i custodi dell’ambiente. Credo che questa sia una delle principali concause, nonché madre un po’ di tutte le proteste. Poi le proteste vertono in Europa,  magari molto più in Francia e Germania,  sul fatto che non ci sia più l’esenzione e l’agevolazione per il carburante agricolo,  cosa che invece in Italia c’è e vale 1.000.000.000. In Italia  ripeto vent’anni di politiche sbagliate, dove si disincentivava  la produzione,  di fatto preferendo acquisire le materie prime dai Paesi (dove il costo era più basso) hanno portato gli allevatori a calare di numero,  ricordo che sono diminuite del 37% le aziende, e  in Europa ci sono 5 milioni in meno di aziende agricole negli ultimi 15 anni. Sintomo che quella politica era drammaticamente sbagliata. Oggi invece c’è un governo che, pur tra 1000 difficoltà, ha invertito la rotta. È riuscito anche in Europa a dire no alla politica scellerata sui fitofarmaci. C’è  un Governo che è convinto che si possa produrre di più e meglio, e che nel momento in cui l’Europa decide di non produrre, altre nazioni sopperiscano a quelle fette di mercato.  Penso agli Stati Uniti ma penso alla Cina che sta facendo grande incetta nei propri silos. Penso alla Russia,  che dal 2000 ad oggi, ha sostanzialmente raddoppiato la propria produzione. Da qualche anno è il maggiore esportatore di grano. Sono tutte nazioni che si stanno sfregando le mani perché l’Europa ha deciso di non produrre. E su questo il Governo è intervenuto proprio su sollecitazione anche degli agricoltori per intensificare i controlli. Oggi c’è una cabina di regia,  e  c’è un piano di controllo. C’è qualcuno che dice che si può fare di più sempre…”

Lo dice il ministro Salvini?

“Lo dice qualche forza politica…. È vero, si può fare di più. Ma non solo al ministero dell’Agricoltura si può fare di più in tutti i ministeri. Questo è l’auspicio di chiunque si alzi la mattina per lavorare per per la propria nazione. Però è altrettanto vero,  che mai come con questo Governo e i dati sono oggettivi,  c’è non solo attenzione all’agricoltura ma c’è anche uno stanziamento di risorse che non ha eguali anche al netto dei fondi del PNRR”. 

Matteo Renzi questa mattina, in realtà da giorni,  ribadisce la richiesta di dimissioni del ministro Lollobrigida. Anche il  Cra di Danilo Calvani, che sfilerà giovedì prossimo al Circo Massimo, ritiene che il ministro debba dimettersi,  in quanto inadeguato, perché sta ascoltando solo una parte degli agricoltori e non tutti.

“Ma guardi il ministro non solo in questi giorni, ma esattamente dal suo insediamento che ha rimesso l’agricoltura al centro dell’azione strategica del Governo. Quanto a Renzi, beh, insomma, bisognerebbe ricordargli che nessuno dei suoi governi ha stanziato così tante risorse quante ne ha stanziato questo. Con un ministro che da sempre ha incontrato quotidianamente le associazioni di categoria e io ne ero testimone anche a Verona in occasione di Fieragricola. Poi i desiderata di Renzi eh sono affari suoi a noi non interessa”. 

 

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