Caso Pozzolo: Meloni è una furia e sul deputato arriveranno decisioni “politiche”

Ha dato “mandato” di raccontare tutta la sua rabbia. Il premier Giorgia Meloni non vuole nascondere la propria indignazione di fronte il fatto di “cronaca”,  che ha visto protagonista uno dei suoi parlamentari la notte di Capodanno. E a breve potrebbe assumere una decisione su Emanuele Pozzolo, forse già domani la comunicherà durante la conferenza stampa con i giornalisti

Lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi. Era scontato, e anche d’obbligo, che la Procura di Biella aprisse un fascicolo di inchiesta nei confronti del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo.

Caso Pozzolo, l'ira della premier sul deputato. Foto Ansa
Caso Pozzolo, l’ira della premier sul deputato. Foto Ansa

Il parlamentare che nella notte di Capodanno, durante i saluti al veglione,  al quale partecipava il collega di partito e sottosegretario alla Giustizia già rinviato a giudizio per il caso Cospito Andrea Delmastro, ha pensato di portare con se un mini revolver. Una mini pistola, che un testimone dei fatti racconta,  come l’onorevole  maneggiasse con una certa allegria e disinvoltura nonostante il locale fosse pieno di bambini, dalla quale è partito il colpo che ha ferito ad una coscia il genero di uno degli agenti della scorta dello stesso sottosegretario Delmastro.

Per buona parte della giornata di ieri si era diffusa la notizia che Pozzolo avesse rifiutato di sottoporsi all’esame dello stub,  per rintracciare polvere da sparo sulle sue mani. Invece i carabinieri del Nucleo Investigativo di Biella hanno proceduto al test,  7 ore dopo lo sparo partito involontariamente. Sembrerebbe però che il deputato abbia rifiutato di consegnare i proprio indumenti. In questo caso avvalendosi dell’immunità parlamentare. Resta il grande dubbio: chi ha sparato quel colpo dal minirevolver seppur non per propria volontà? Gli investigatori lo acclareranno, e nel frattempo si chiarirà anche la posizione dell’uomo ferito. Sta bene, ma cammina solo con l’ausilio di una stampella. Pare non abbia non ancora deciso di sporgere querela.

Caso Pozzolo: Meloni è una furia e sul deputato arriveranno decisioni “politiche”

Caso Meloni, furia Meloni
Caso Meloni, furia Meloni, foto Ansa

Sin qui il “fatto di cronaca”, appunto. Lo sapeva anche il presidente del Consiglio però che tale non sarebbe restato, che il “confinamento” di genere avrebbe traboccato nella politica, nonostante i suoi più stretti e fidati uomini di Fratelli d’Italia, abbiano sin dai primi istanti in cui la cosa è diventata di dominio pubblico,  tentato di frenare l’ira (legittima della numero uno del partito che da oltre un anno guida il Paese). Perchè la questione è tutta lì. Meloni è descritta , e vuole che la cosa si sappia bene e la sappiano tutti (soprattutto i suoi) come arrabbiata e indignata, perchè a quanto pare “qualcuno non ha capito bene quale sia il proprio ruolo” . E il rischio di far sembrare “inaffidabili” gli esponenti di Fratelli d’Italia è serio e giustificato.

Insomma come prestare il fianco ai detrattori, che già la lista di cose da alle quali “attaccarsi” l’hanno fatta da tempo? Con Emanuele Pozzolo pare che il premier Meloni non abbia parlato direttamente. Lo hanno fatto per lei il capogruppo alla camera dei deputati Tommaso Foti e il responsabile organizzativo del partito Giovanni Donzelli. E il silenzio sulla faccenda del quale Meloni è accusata da due giorni? Un silenzio di facciata. Di partito, potremmo dire. Una difesa inziale, che starebbe lasciando il posto alla presa d’atto che sul deputato che va in giro alle feste con una pistola, occorre doverosamente assumere una posizione politica. Quale? Ricordate lo “scherzo” a Meloni dei finti comici russi come andò a finire? Francesco Talò, il consigliere diplomatico del presidente  del Consiglio venne costretto al passo indietro.

Nel caso del veglione con tanto di giallo di chi ha sparato, Meloni potrebbe procedere alla sospensione dal partito dell’onorevole, che però potrebbe anche autosospendersi. E quando potrebbe arrivare questa notizia? La rassegna stampa è fitta di indizi che vanno nella medesima direzione: entro domani. Perchè tra 24 ore Giorgia Meloni risponderà alle oltre 40 domande nella consueta, ma rimandata per ben due volte, conferenza stampa con tutti i giornalisti. Il premier sperava di arrivarci forte della seconda manovra approvata senza troppi scossoni, e invece ( tra le altre cose spinose come Mes e patto di stabilità) dovrà farsi trovare con la risposta pronta sul caso Pozzolo, come sul caso commesse Anas e sul Ddl concorrenza promulgato sì da Mattarella ma con tanto di rilievi sui balneari. E la rilevanza del “deputato pistolero”, arrivata oltre confine non ha di certo allietato l’umore del presidente del Consiglio.

La sua “punizione” potrebbe essere esemplare. Nel senso letterale del termine. Fratelli d’Italia governa, ed è ora che soprattutto chi vi appartiene, dia in ogni momento il buon esempio al Paese. Girare per veglioni con un mini revolver nelle tasche, pronto ad essere “sbandierato” di fronte a chiunque, non è esattamente in linea con l’orgoglio nazionale che Giorgia vuole ispirare.

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