Omicidio Giulia Cecchettin, il legale di Turetta a Notizie.com: “Voglio farlo ragionare, se è vero che ha fatto tutto questo” | VIDEO

“Voglio farlo ragionare, se è vero che ha fatto tutto questo”. Lo ha detto a Notizie.com, il legale di Filippo Turetta Emanuele Compagno. Il ragazzo è accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin

Filippo Turetta è stato arrestato vicino Lipsia in Sassonia, è accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. E’ stato bloccato in auto sull’autostrada A9 all’altezza della cittadina di Bud Durremberg e si trova ora in un ufficio della polizia tedesca.

La vittima
Giulia Cecchettin la ragazza trovata morta e uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta (Ansa Notizie.com)

Intanto secondo gli investigatori e il  il medico legale che ha esaminato il corpo di Giulia  spiegano che la ragazza ha cercato di difendersi. Lo dicono le ferite sulle mani e sulle braccia. La giovane aveva anche una ferita profonda alla testa, che probabilmente risale al pestaggio subito otto giorni fa a Fossò e ripreso dalle telecamere di un’azienda. Da quanto si apprende  sarebbero state  condotte ricerche sul  pc di Turetta in merito a kit di sopravvivenza in alta quota.  I dettagli  sarebbero emersi analizzando la cronologia del computer del presunto responsabile dell’efferato delitto.

Risulterebbe anche una ricerca su itinerari nel versante tirolese meridionale dell’Austria. Tra il materiale sequestrato a casa di Turetta pure  del nastro adesivo, per capire se si tratti dello stesso materiale che figura tra i reperti trovati nel parcheggio della ditta “Dior” a Fossò, teatro della lite violenta con Giulia registrata dalle telecamere di sorveglianza. L’autopsia, che potrebbe essere eseguita già domani, chiarirà comunque le cause del decesso e l’arco temporale del delitto.  Il corpo di Giulia Cecchettin, nonostante quasi un settimana nel bosco, era integro.

Notizie.com ha provato a girare una serie di domande all’avvocato Emanuele Compagno, legale di Filippo Turetta. Lo abbiamo raggiunto questa mattina

Omicidio Giulia Cecchettin, il legale di Turetta a Notizie.com: “Voglio farlo ragionare, se è vero che ha fatto tutto questo”

Emanuele Compagni, legale filippo Turetta a Notizie.com
Emanuele Compagni, legale filippo Turetta a Notizie.com, foto Ansa

 

Avvocato ci ricostruisce, per quello che è possibile dire, quanto accaduto questa mattina?

“Ho appreso la notizia intorno alle 9.15 del mattino, sono stato informato da alcuni giornalisti”.

Dalla stampa ha appreso la notizia? Non da fonti investigative italiane?

“No, ripeto dalla stampa. Poi ovviamente ne ho cercato riscontro. A quel punto ho informato la famiglia di Filippo. Se la famiglia sapendo dove si trova può andare a fargli visita? Penso non ci siano impedimenti, non so lo farà. I familiari del mio assistito sono talmente sconvolti…Anche affrontare un viaggio di questo tipo sarebbe pesante”.

Ci spiega cosa dice la legge sulla possibilità che Filippo Turetta dopo l’arresto in Germania venga trasferito in Italia?

“Questo è un mandato di arresto europeo, il cosiddetto MAE, che prevede dopo procedure abbastanza rapide che una persona possa essere trasferita nel paese che ne ha fatto richiesta, rispetto al luogo in cui è stato fermato o arrestato”.

In questo momento procedono 2 procure diverse…Sappiamo già avvocato eventualmente chi procederà se e quando Turetta arriverà in Italia?

“Non lo so ancora quale tra la Procura di Venezia e quella di Pordenone prenderanno ad incarico la cosa…”

In questi giorni di fuga, lei ha mai avuto contatti col suo assistito?

“Mai. Mai avuto contatti. Ora credo mi recherò a casa dei genitori del mio assistito”.

Avvocato per quel che ho letto, e per quel che fin qui ha dichiarato, mi pare di capire che lei non creda alla premeditazione nel delitto della povera Giulia?

“Io credo e voglio sperare di no. Anche il tracciato confusionario che ha fatto con la sua auto, il fatto che non avesse abiti e cibo con sè. Pure il dettaglio della ricerca del kit di sopravvivenza in montagna…si può pensare di tutto. Lui prima di andare non aveva lasciato biglietti o tracce che lasciassero presagire un esito di questo tipo”.

Cosa si sente di dire in questo momento tanto delicato avvocato?

“Intanto che sia io che la famiglia veniamo a sapere di dettagli, fino all’arresto di oggi, dalla stampa. Non mi pare che questo sia un metodo corretto di agire. Come diceva lei la situazione è delicata, forse sarebbe il caso di usare una maggiore attenzione. Anche il mio ruolo lo è. Cercherò di stare vicino a Filippo. Voglio farlo ragionare se è vero che ha fatto tutto questo. Cercherò di tutelare la sua posizione processuale. Ognuno di noi, anche fosse il peggiore criminale ha diritto di trovare la propria strada durante un processo”. 

 

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