Napoli-Union, Di Fusco: “Per questa squadra ogni gara è difficili”

L’ex portiere della squadra azzurra ai tempi di Maradona ha parlato del match di Champions League con i tedeschi

Si avvicina il momento della sfida tra Napoli e Union Berlino, una partita europea contro una tedesca che rievoca tanti bei ricordi nella mente del club partenopeo. L’unico trionfo in competizioni Uefa è arrivato infatti nel 1989, vincendo in finale contro lo Stoccarda e battendo in precedenza anche Bayern Monaco e Lokomotiv Lipsia. Quello era il Napoli di Maradona, un gruppo che è rimasto nella storia della società azzurra e di cui faceva parte anche Raffaele Di Fusco, secondo portiere di quella squadra. Per parlare della gara di stasera (e non solo), la redazione di Notizie.com lo ha contattato in esclusiva, chiedendogli le impressioni in vista della gara: “Con il Napoli di oggi ho paura in ogni partita. All’andata c’è stato mezzo tiro in porta, per fortuna Kvara si è inventato un’azione e ha servito palla a Raspadori. Per il Napoli tutte le partite sono difficili. Garcia piano piano sta iniziando a conoscere i propri giocatori e quindi non può che migliorare“.

Rudi Garcia, allenatore del Napoli
L’allenatore del Napoli Rudi Garcia (Ansa) – Notizie.com

Di Fusco ha proseguito il ragionamento: “Stiamo avendo un po’ di ‘fortuna’ nell’avere un Raspadori con una percentuale di realizzazione altissima. Ma oggi il Napoli è attaccato agli spunti di Kvara e Politano. Giochi ma non riesci a concludere. Con Raspadori manca la profondità e tiri poco in porta. Quando si trova nei pressi dell’aera invece trova sempre il modo di smarcarsi e se lo servono riesce a concludere. Ma il Napoli al momento non mi piace, perché abbiamo ancora negli occhi quello dell’anno scorso. Credo che Garcia non conoscesse questa squadra e ha avuto bisogno di tempo. Poi stiamo aspettando Osimhen, questa squadra cambia totalmente con lui. Puoi attaccare anche la profondità. Questo è un fattore importantissimo per una squadra di calcio“.

Di Fusco a Notizie.com

Riguardo il passaggio da Spalletti a Garcia, questo il suo pensiero: “Il Napoli l’anno scorso faceva paura a chiunque e in qualsiasi competizione. Era in grado di andare a vincere a Madrid o a Manchester. Una mina vagante per tutti, aveva un modo di giocare, per mentalità, in cui cercava di vincere la partita fino al 120’. Quest’anno invece si è ritrovato a sentirsi dire da un allenatore ‘se non la possiamo vincere non la dobbiamo perdere’. In tal senso è stato emblematico il gesto di Osimhen. Che ha sbagliato, perché eventualmente  se ci sono problemi se ne parla nello spogliatoio. Ma in quel frangente si aspettava di essere affiancato da una punta, perché c’era voglia di vincere. Garcia invece è apparso impaurito, spesso ha usato la difesa a 5, ha messo Raspadori centrocampista. Un po’ di confusione appunto per mancanza di conoscenza dei giocatori e della squadra. Non aveva ancora capito che questa avesse in testa solo la ricerca della vittoria. Il Napoli si difendeva attaccando e Garcia non lo sapeva. Ecco perché ci sono state reazioni sbagliate di alcuni giocatori, come Politano e Kvara. Guarda caso i tre attaccanti, perché è gente che vuole mangiare l’avversario“.

Osimhen dopo il cambio
La reazione di Osimhen dopo essere stato richiamato in panchina da Garcia (Ansa) – Notizie.com

Infine, sulle reali ambizioni del Napoli, queste le parole di Di Fusco: “Il Napoli rimane una squadra forte, con le massime ambizioni. L’obiettivo minimo è la qualificazione in Champions League, competere per i massimi obiettivi. Nonostante stia attraversando delle difficoltà, on vedo un Napoli che non possa arrivare alla Champions o non possa puntare di nuovo allo Scudetto. Poi è presto per parlare, abbiamo avuto problemi fisici, l’assenza di Osimhen si sente. Sicuramente arriveranno dei periodi migliori e quindi rimane una squadra tra le più forti del campionato. Deve puntare in alto“.

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