Domani Cgil in piazza a Roma, Lara Ghiglione a Notizie.com: “Mobilitazione non pregiudiziale, solo l’inizio di un percorso”

“Veniamo additati per fare spesso opposizione pregiudiziale, non sarà il caso di domani. Sarà una manifestazione ampissima, quasi senza precedenti. Piazza aperta, anche ai rappresentanti di partito”. Lo ha detto in esclusiva a Notizie.com Lara Ghiglione, segreteria nazionale Cgil alla vigilia dell’evento di sabato 7 ottobre a Roma

Si sfilerà per le strade della Capitale per il lavoro, contro la precarietà, per il contrasto alla povertà, contro tutte le guerre e per la pace, per l’aumento dei salari e delle pensioni, per la sanità e la scuola pubblica, per la tutela dell’ambiente, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata.

Lara Ghiglione, segreteria nazionale Cgil a Notizie.com
Lara Ghiglione, segreteria nazionale Cgil a Notizie.com

“La via Maestra, insieme per la Costituzione”.  È questo lo slogan scelto dalla Cgil e da più di cento Associazioni, per la grande manifestazione nazionale che si terrà domani  7 ottobre a Roma. “Ci sarà una partecipazione ampissima, quasi senza precedenti. Abbiamo notizie di pullman in arrivo da tutta Italia. Sarà una piazza aperta. Hanno aderito oltre 200 associazioni della società civile, bene che ci siano anche le rappresentanze dei partiti”. Lo ha detto in esclusiva a Notizie.com, Lara Ghiglione, della segreteria nazionale Cgil.

Domani Cgil in piazza a Roma, Lara Ghiglione a Notizie.com: “Mobilitazione non pregiudiziale, solo l’inizio di un percorso”

Lara Ghiglione, segreteria nazionale Cgil a Notizie.com
Lara Ghiglione, segreteria nazionale Cgil a Notizie.com

All’appuntamento di domani nella Capitale mancano davvero poche ore . A giudicare dalla rassegna stampa di questi ultimi giorni e dalle notizie che arrivano, è previsto che la manifestazione sia estremamente partecipata, anche da leader politici come Elly Schlein.

“Sì, è verò. Prevista una partecipazione ampissima, quasi senza precedenti. Abbiamo notizie di tantissimi pullman in arrivo da tutta Italia e di tante altre altre persone che hanno avuto o stanno avendo difficoltà a trovare le coincidenze dei treni per essere a Roma. Sarà una piazza aperta. Hanno aderito 200 associazioni del mondo civile, dobbiamo fare rete”.

Una manifestazione che arriva ad un anno, quasi, dall’insediamento del Governo Meloni. “La via Maestra” è annunciata come l’inizio di un percorso di mobilitazioni. Insomma, l’esecutivo deve cominciare a “temere” la Cgil ?

“Come sindacato veniamo spesso tacciati di fare opposizione pregiudiziale, eppure ci siamo resi disponibili al dialogo, sin dall’inizio, anche con questo governo di centrodestra.  Dunque fare domani questa manifestazione non è assolutamente pregiudiziale. Pensiamo alla prossima Finanziara: già la Nadef dimostra che non sono state assolutamente prese in considerazione le richieste dei sindacati confederali. E poi… Vogliamo parlare dei provvedimenti sui migranti, del disinvestimento sulla sanità, dell’assenza di dialogo sul salario minimo?  Il governo ha un oggettivo problema di metodo e di merito. Quindi cosa dovevamo aspettare ancora? Se non fossimo scesi in piazza non avremmo fatto il nostro lavoro!”

Parliamo allora di cosa parlerete domani, quali sono le vostre rivendicazioni. Manifesterete per cosa?

“Per risposte che il governo non sta dando al Paese,  rispetto a punti che rischiano di essere messi seriamente in discussione. Abbiamo provato a rimettere nella nostra piattaforma lavoro e diritti costituzionali in primis, perchè siamo anche un sindacato confederale. Vogliamo provare a migliorare le condizioni e di lavoro e di vita delle persone. Vogliamo aumentare salari e pensioni soprattutto in questo momento in cui il potere d’acquisto delle persone è drammaticamente calato. Non si riesce a garantire dignità ai propri nuclei familiari. Arrivo a dire, che da parte del governo, ci sia una persecuzione nei confronti della  povertà! “

Addirittura persecuzione della povertà?

“Sì perchè  volersi  sottrarre ad un ragionamento sul salario minimo?  Perchè queste resistenze? Puntiamo  a rinnovare tutti i contratti collettivi nazionali, in modo particolare quelli scaduti da parecchio tempo e che riguardano le categorie più fragili. Vogliamo diminuire il divario salariale e occupazionale tra uomo e donna. Il combinato disposto discriminazione culturale e assenza o  pochezza dei servizi, fa sì che le donne rinuncino al lavoro dopo la maternità,  o che optino per il part time. Chiediamo assolutamente risposte su questo. Come su fisco, sull’evasione fiscale che sottrae ingenti risorse al Paese. E si parla troppo poco di evasione contributiva. Noi vogliamo che sì vengano tassate le ricchezze per ricavarne fondi messi a disposizione della realizzazione di servizi. Noi siamo per aliquote proporzionali al tenore di vita delle famiglie. E ancora…Guardiamo ai giovani che in Italia si laureano e fuggono all’estero per l’assenza di proposte di lavoro e di salario adeguate. Chiediamo di cambiare il mercato del lavoro di abrogare la precarietà”.

E poi c’è la battaglia che portate avanti sulla sanità…

“Nessuna risposta è arrivata sul rafforzamento della sanità territoriale. Sa qual è la conseguenza? La privatizzazione del settore. Oggi già 4 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi. Anche per questo contrastiamo l’autonomia differenziata. Come contrastiamo e contrasteremo il presidenzialismo. Per noi il  presidente della Repubblica resta figura di garanzia del Paese”.

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