Nadef, Conte pessimista: “Strozza Italia in ripresa dopo pandemia”

In una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa” è intervenuto il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte 

Uno degli argomenti particolarmente trattati in questo periodo, soprattutto per quanto riguarda il mondo della politica, non può che essere quello relativo al Nadef. Ovvero l’acronimo di “Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza”. Uno dei temi trattati da parte del governo. Anche se, allo stesso tempo, non trova d’accordo molti esponenti della politica. Tra questi figura il nome di Giuseppe Conte. L’attuale numero uno del “Movimento 5 Stelle” non le ha mandate assolutamente a dire.

Intervista al quotidiano "La Stampa"
Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte (Ansa Foto) Notizie.com

Tanto è vero che ha rivelato il proprio pensiero in una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa“. Parole che, ovviamente, vanno decisamente contro il pensiero dei membri del governo. Queste sono alcune delle sue dichiarazioni in merito ai numeri contenuti: “Sono dati che tendono a strozzare il nostro Paese. L’Italia, infatti, era in ripresa dopo la pandemia“. Allo stesso tempo non si è fatta assolutamente attendere l’ennesima frecciatina da parte dell’ex premier nei confronti di quella attuale, Giorgia Meloni.

Nadef, altra frecciatina di Conte alla Meloni: “Ha sposato una logica burocratica…”

Come riportato in precedenza ne ha anche per la Meloni: “Ha sposato una logica burocratica dei conti pubblici. È giusto farli quadrare, ma devono quadrare anche quelli delle famiglie italiane: non vediamo nulla per affrontare i rincari del carrello della spesa, dei mutui e dei carburanti”.

Intervista al quotidiano "La Stampa"
Il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte (Ansa Foto) Notizie.com

Poi ha continuato dicendo: “Tagliando investimenti e crescita si condanna l’Italia, vanificando il +12% di Pil nel biennio ottenuto dal nostro governo“. Un altro tema che ha voluto affrontare è quello relativo al Superbonus. Un decreto che fortemente hanno voluto i pentastellati (quando erano al governo) e che è stato puntualmente eliminato da parte del governo.

Conte ha voluto difendere, appunto, il Superbonus: “Ad averne di misure che attivano un milione di posti di lavoro come il Superbonus, Fratelli d’Italia vive in perenne dissociazione: tifavano per il Superbonus e ora lo usano per coprire i loro fallimenti“.

 

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