Calenda: “Mi aspettavo un Renzi diverso. Alleanza con Conte e Schlein? Vi dico che…”

Carlo Calenda in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ ribadisce il no ad una alleanza con Renzi alle Europee e ritorna sul possibile campo largo con M5s e Pd.

Lunga intervista al Corriere della Sera per Carlo Calenda. Il leader di Azione affronta diversi temi tra cui la decisione da parte di Matteo Renzi di candidarsi alle Europee con Il Centro. “Tanti auguri per il progettino e per la sua corsa alle prossime elezioni“, esordisce l’ex ministro.

Intervista Calenda Corriere della Sera
Calenda intervistato dal ‘Corriere della Sera’ – Notizie.com – © Ansa

Questa scelta di Renzi manifesta una ambizione completamente differente da quella del Terzo Polo – continua Calenda – la nostra era quella di dare vita ad una unione delle forze rifomiste, popolari e liberali e rimaniamo su questa linea. La sua idea forse era diversa sin dall’inizio. Mi auguravo di vedere il Renzi del primo periodo del suo governo, ma non è stato così. Dopo di che il suo progetto è legittimo, ma noi non lo condividiamo“.

Calenda chiude anche al campo largo

Intervista Calenda Corriere della Sera
Calenda chiude la porta al campo largo – Notizie.com – © Ansa

Non solo Renzi, da parte di Calenda arriva una chiusura anche al campo largo. “Non esiste. Sono uscito dal Pd proprio per non allearmi con il M5s – dice al quotidiano il leader di Azione – non abbiamo voluto mettere la firma sotto provvedimenti disastrosi come il M5s ed ora governo con loro? Non posso immaginare di costruire una coalizione con Conte“.

Noi con il Pd? Con Elly Schlein si possono fare battaglie comuni come per esempio su salario minimo, Pnrr e sanità – ribadisce Calenda – ma la linea adottata dai dem su ambiente, Jobs Act e spese militari non mi convince assolutamente“.

Calenda sul governo Meloni

Intervista Calenda Corriere della Sera
Il pensiero di Calenda sul governo Meloni – Notizie.com – © Ansa

In questa intervista Calenda parla anche del governo Meloni: “Per noi essere obiettivi è un dovere morale. Ho sempre detto che su alcune cose questo esecutivo si sta muovendo sulla strada giusta. E’ il caso della norma sull’abuso d’ufficio e delle intenzioni annunciate sul nucleare“.

Ma per il leader di Azione ci sono anche alcuni temi dove si attende un cambio di passo: “Su salari, sanità e scuola c’è una sfida strutturale da vincere e ad oggi non lo sta facendo. Non vedo risultati concreti a parte un atteggiamento prudente sui conti che è assolutamente corretto“.

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