Ustica, Meloni, “Nessun atto coperto da segreto di Stato. Chiedo ad Amato se in possesso di altri elementi”

“Chiedo al presidente Amato di sapere se, oltre alle deduzioni, sia in possesso di elementi che permettano di tornare sulle conclusioni della magistratura e del Parlamento”. Lo dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a proposito dell’intervista in cui Giuliano Amato torna a parlare della tragedia del Dc9 Italiano precipitato in mare nei pressi di Ustica, il 27 giugno 1980

“Quelle di Giuliano Amato su Ustica sono parole importanti che meritano attenzione. Il presidente Amato precisa pero’ che queste parole sono frutto di personali deduzioni”.

Strage di Ustica, Meloni: "Nessun documento coperto da segreto di Stato"
Strage di Ustica, Meloni: “Nessun documento coperto da segreto di Stato”, foto Ansa

Lo dichiara in una nota la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, tornando sull’intervista all’ex presidente del Consiglio, Giuliano Amato, sulla tragedia del DC9 italiano a Ustica. “Premesso che nessun atto riguardante la tragedia del DC9 e’ coperto da segreto di Stato, e che nel corso dei decenni e’ stato svolto dall’autorita’ giudiziaria e dalle Commissioni parlamentari di inchiesta un lungo lavoro, chiedo al presidente Amato di sapere se, oltre alle deduzioni, sia in possesso di elementi che permettano di tornare sulle conclusioni della magistratura e del Parlamento, e di metterli eventualmente a disposizione, perche’ il governo possa compiere tutti i passi eventuali e conseguenti”. 

Ustica, Meloni, “Nessun atto coperto da segreto di Stato. Chiedo ad Amato se in possesso di altri elementi”

Meloni su strage di Ustica
Giorgia Meloni (Ansa Foto) Notizie.com

Ma cosa ha detto Giuliano Amato nell’intervista esclusiva pubblicata questa mattina sul noto quotidiano e che ha inevitabilmente scosso politica e opinione pubblica? Ecco le sue parole a Repubblica,  “La versione piu’ credibile e’ quella della responsabilita’ dell’aeronautica francese, con la complicita’ degli americani e di chi partecipo’ alla guerra aerea nei nostri cieli la sera di quel 27 giugno”. Secondo Amato, la strage di Ustica del 27 giugno 1980 in cui morirono 81 persone si spiegherebbe così:  il Dc9 dell’Itavia fu abbattuto da un missile francese. “Si voleva fare la pelle a Gheddafi, in volo su un Mig della sua aviazione – proseguiva Amatoe il piano prevedeva di simulare una esercitazione della Nato, con molti aerei in azione, nel corso della quale sarebbe dovuto partire un missile contro il leader libico: l’esercitazione era una messa in scena che avrebbe permesso di spacciare l’attentato come incidente involontario”.

“Gheddafi fu avvertito del pericolo e non sali’ sul suo aereo. E il missile sganciato contro il Mig libico fini’ per colpire il Dc9 dell’Itavia che si inabisso’ con dentro ottantuno innocenti. L’ipotesi piu’ accreditata e’ che quel missile sia stato lanciato da un caccia francese partito da una portaerei al largo della costa meridionale della Corsica o dalla base militare di Solenzara, quella sera molto trafficata – ha inoltre aggiunto – la Francia su questo non ha mai fatto luce”. Ma interpellato dall’Agi, l’Eliseo ha rifiutato di commentare le parole sulla presunta responsabilita’ francese. “Quella di Giuliano Amato su Ustica è una ricostruzione che colpisce in primo luogo per le imprecisioni storiche che contiene. È risaputo, infatti, che il presidente del Consiglio Bettino Craxi fece avvisare Gheddafi del bombardamento che si preparava sul suo quartier generale di Tripoli nel 1986″.

Ustica, Stefania Craxi: “Amato non porta nessun elemento a sostegno di questa nuova tesi”

La senatrice Stefania Craxi sulla strage di Ustica
La senatrice Stefania Craxi sulla strage di Ustica, foto Notizie.com

Questo invece il commento di Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia e presidente della Commissione Affari esteri e difesa a Palazzo Madama, che ha poi aggiunto, “Amato, invece, oggi ci rivela che lo stesso Craxi fu artefice di una eguale ‘soffiata’ al leader libico collocandola temporalmente nel giugno 1980 e mettendola in relazione con il disastro del Dc9 dell’Itavia. Amato, però, non porta nessun elemento a sostegno di questa nuova tesi, trincerandosi dietro un ‘avrei saputo più tardi, ma senza averne prova’. Egli, da sottosegretario alla presidenza del Consiglio, condivise tutti gli atti dell’esecutivo a guida socialista, a cominciare dalle scelte di politica internazionale che resero grande l’Italia, messe in campo da un presidente del Consiglio che oggi ritiene ‘trasgressivo'”.

Alle numerose reazioni politiche si aggiunge anche quella del vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, “Giuliano Amato ha rilasciato dichiarazioni di inaudita gravità a proposito di Ustica: è assolutamente necessario capire se ci sono anche elementi concreti a sostegno delle sue parole. Visto il peso delle affermazioni di Amato e il suo ruolo rilevante all’epoca dei fatti, attendiamo commenti delle autorità francesi”. 

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