Berlusconi, cresce l’attesa per l’apertura del testamento. E sul futuro di Forza Italia, Antonio Noto a Notizie.com: “Partito dinastico, il marchio nel nome del presidente”

L’apertura del testamento, ma anche il futuro di Forza Italia. In attesa di una data non ancora fissata per conoscere cosa accadrà nella dinastia Berlusconi, Forza Italia si riorganizza e il 15 luglio dovrebbe eleggere Antonio Tajani presidente del partito fino al prossimo Congresso nazionale. “Forza Italia cresciuta del 3% nelle ultime settimane, ma è un’onda emozionale”. Lo dice in esclusiva a Notizie.com, il sondaggista Antonio Noto

Dalle ville alla società, dalle quote Fininvest alle opere d’arte, tante le questioni da risolvere, tanti i nodi da sciogliere. Era attesa, o comunque era stata annunciata per la giornata di oggi, l’apertura del testamento di Silvio Berlusconi.

Il futuro di Forza Italia nell'era post Berlusconi
Il futuro di Forza Italia nell’era post Berlusconi, foto Ansa

Sono trascorsi 21 giorni dalla sua morte, ma bisogna ancora attendere per conoscere le ultime volontà del Cavaliere. Forse entro la prima decade di luglio potrebbe essere fissato l’appuntamento, eppure una data certa non è stata ancora stabilita. Il disbrigo delle pratiche è affidato al notaio Arrigo Roveda, dello studio RIcd di Milano, storico riferimento professionale del gruppo e della famiglia. In passato si è anche occupato degli aspetti legali dell’istituzione di Forza Italia e del divorzio di Berlusconi dalla sua seconda moglie, Veronica Lario.

Stato e Chiesa. O meglio, azienda o aziende di famiglie e partito politico. L’ordine di importanza stabilitelo voi, perchè Forza Italia, Fininvest e poi ancora tutto il patrimonio immobiliare, sono comunque beni legati da un filo in comune e da una domanda in comune: chi tra i figli di Silvio Berlusconi verrà, se accadrà, indicato come suo erede dentro il partito che lui ha voluto e fondato e di cui è stato l’assoluto e indiscusso protagonista per decenni? Altrettanto evidente che gli interrogativi sul testamento girino intorno al destino della quota di controllo della Fininvest. L’ex presidente del Consiglio ne deteneva il 61,21% delle azioni. Il resto diviso tra i figli, quote intorno al 7%. Per essere ancora più precisi il pacchetto azionario di Silvio Berlusconi, ovvero i due terzi quindi circa il 40% andrebbe diviso in automatico tra i 5 figli. Eleonora, Barbara e Luigi dunque andrebbero a totalizzare il 46%, mentre Marina e Piersilvio entrerebbero in possesso del 32%. Dove andrà a finire quel 20%?

Berlusconi, cresce l’attesa per l’apertura del testamento. E sul futuro di Forza Italia, Antonio Noto a Notizie.com: “Partito dinastico, il marchio nel nome del presidente”

Antonio Noto, Noto Sondaggi, A Notizie.com
Antonio Noto, Noto Sondaggi, A Notizie.com, foto Ansa

E poi arriva il tema gigante come una casa, una villa, sarebbe il caso di dire: il marchio “Berlusconi” resterà dentro il partito in maniera formale e sostanziale? Oppure la famiglia B starà  accanto a Forza Italianel rispetto dei ruoli” come Antonio Tajani ha teso a sottolineare in quella conferenza stampa della scorsa settimana durante la quale si stabilivano e annunciavano i prossimi step verso le elezioni non di un reggente, ma di un presidente che traghetterà la creatura del Cavaliere verso il Congresso nazionale previsto nel 2024? Intanto dopo la convocazione del comitato di presidenza, proprio il 15 luglio arriverà, a meno di clamorose sorprese, la ratifica dell’attuale coordinatore nazionale del partito a presidente dello stesso. Ma l’Italia che vota, come sta reagendo secondo i sondaggisti all’era post Berlusconi che sta per nascere? Notizie.com lo ha chiesto in esclusiva al celebre sondaggista Antonio Noto.

Dottor Noto, 21 giorni fa moriva Silvio Berlusconi. Il futuro di Forza Italia è tutto ancora da scrivere, ma cosa ci dicono i sondaggi, quali gli umori degli elettori?

“Difficile essere precisi o comunque avvicinarsi con esattezza su come si reagirà al voto rispetto alla morte di Silvio Berlusconi,  perchè  il primo importante test elettorale è tra un anno. Parliamo ovviamente delle europee”.

Sì, vero, ma voi sondaggisti state studiando da subito il “fenomeno” e avete comunque scattato un’istantanea…

“Possiamo dire con certezza che in questo momento il marchio legato al nome di Silvio Berlusconi è ancora molto forte e che fa da collante rispetto al suo elettorato, cioè a coloro che votavano Forza Italia. Il partito, non è una novità, è cresciuto di 3 punti rispetto alle settimane precedenti alla morte dell’ex presidente del Consiglio, ma questa è una reazione emotiva e dunque come tale va monitorata e va capito quanto durerà”.

Cosa potrebbe far cambiare le cose e quindi far orientare in un senso o nell’altro il “popolo” che votava Forza Italia fino a quando Berlusconi è stato in vita?

“Peserà conoscere il progetto futuro sulla classe dirigente che comporrà il partito, perchè ad oggi nell’immaginario collettivo c’è ancora Silvio Berlusconi. Ovviamente questa sensazione di presenza scemerà, gli elettori si sentiranno orfani e allora davvero si capirà se ci sarà ancora attrazione verso Forza Italia”.

E l’apertura tanto attesa del testamento, se e quanto peserà e influenzerà le “quote” di Forza Italia?

“Se ci sarà un Berlusconi nominato alla guida del partito, vediamo eventualmente con quale ruolo o magari chiamato ad una supervisione, allora il marchio Forza Italia resterà forte. Diciamo che questo sarebbe importante affinchè il partito non perdesse consensi. Se invece uno della famiglia Berlusconi non venisse indicato, allora appare difficile pensare ad una eredità che resti forte. C’è un innamoramento tra Berlusconi, chi lo ha votato e Forza Italia. Accade di norma, quando siamo a commentare le sorti di un partito dinastico”.

Il post Berlusconi, Noto a Notizie.com: “Tajani ora dovrà misurarsi con una vera leaderschip”

Cresce il partito Forza Italia, nella foto Antonio Tajani
Il vicepremier Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

E Antonio Tajani può essere un “erede” all’altezza della situazione anche se non porta il cognome Berlusconi? 

“Antonio Tajani ora si dovrà misurare con una vera e propria leadership, fino ad ora è stato solo un reggente più che un leader. Ha le qualità per esserlo, ma nè Antonio Noto nè lei in questo momento può stabilirlo”.

Comunque oltre a Forza Italia, anche il centrodestra in questo momento è paradossalmente scresciuto nonostante la morte di Silvio Berlusconi?

“Sì, il centrodestra ne è uscito rinforzato per il momento”. 

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