Silvio Berlusconi può essere considerato come uno dei rivoluzionari della televisione. Il suo ingresso in questo mondo ha cambiato molte cose. I dettagli.

Politica, imprenditoria, calcio, ma anche la televisione. Silvio Berlusconi nella sua carriera professionale ha svariato in diversi campi e non poteva mancare quello della tv. E proprio nel mondo del piccolo schermo da tutti è considerato come un rivoluzionario visto che il suo ingresso ha portato a diverse novità.

Partito da Telemilano, un canale che trasmetteva solamente nel capoluogo lombardo, nel giro di pochi anni è riuscito a costruire il colosso Mediaset. Una scommessa assolutamente vinta da parte del Cavaliere, che forse all’inizio non si sarebbe mai immaginato un risultato simile, ma con il passare del tempo ha capito che quello che stava creando era destinato a diventare un punto di riferimento della nostra televisione oltre che naturalmente l’apripista per le tv privare.

Da Telemilano a Mediaset: la carriera di Berlusconi nel mondo televisivo

Il cammino di Silvio Berlusconi nel mondo della televisione è partito nel 1976 con Telemilano. Un passo decisivo per dare vita al colosso Fininvest. Infatti, nel giro di due anni il Cavaliere ha fondato la sua società e soprattutto fatto diventare la rete televisiva nazionale con il nome di Canale 5.

Dal 1978, quindi,  è iniziata la lunga e importante scalata nel mondo della televisione. Nel giro di pochi anni l’azienda guidata da Silvio Berlusconi non solo è riuscita a ‘rubare’ programmi importanti alla Rai, ma è stata in grado di acquistare altri canali (Rete4 e Italia 1) e stabilire per la prima volta nella storia del nostro Paese duopolio con la televisione di Stato.

Berlusconi, Fininvest e la svolta con la legge Mammì

I primi anni per Fininvest e Berlusconi non sono stati assolutamente semplice visto che le televisioni private a quei tempi da molti non venivano viste bene. Nel 1984 i pretori di Torino, Pescara e Roma decisero di oscurare le reti perché violavano la legge che vietava alle televisioni private di trasmettere su scala nazionale.

Nonostante questo, però, Berlusconi non ha mai mollato e sei anni dopo è arrivata la svolta con la legge Mammì, che rendeva legale la diffusione a livello nazionale dei programmi radiotelevisivi privati. Insomma, da questo momento iniziava ufficialmente l’avventura di Berlusconi nel mondo della televisione e il resto della storia lo conosciamo molto bene.