Montanari, Capo gabinetto del comune di Lugo: “Un evento senza precedenti, ma ci rialzeremo”

In esclusiva ai  nostri microfoni è intervenuto Gabriele Montanari, Capo di Gabinetto presso il Comune di Lugo, una delle zone colpite dalla tragica alluvione del weekend scorso che ha causato vittime, sfollati e ingenti danni

Sott’acqua. Così sono finite Faenza, Cesena, Forlì, alcune zone del Ravennate, alcune strade di Bologna, dopo le violente piogge che hanno colpito l’Emilia Romagna e anche le Marche dalla notte del 16 maggio e che hanno provocato la morte di 14 persone, decine di dispersi, oltre 20mila sfollati. 41 i Comuni colpiti dall’alluvione, 24 quelli allagati, 22 i fiumi esondati.

Un’alluvione devastante – Notizie.com –

Una tragedia forse annunciata per l’incuria in cui versano molti terreni a ridosso di fiumi e laghi della nostra penisola. Nel che, nel caso dell’Emilia Romagna, le prime stime sui danni economici provocati dall’alluvione che sta devastando questa regione, sono enormi.  Le perdite subite dai territori inondati sono da calcolare a diversi livelli, dalle infrastrutture distrutte ai campi agricoli totalmente sommersi, dalle case allagate al blocco di servizi e attività produttive.

La gente immediatamente si è rimboccata le maniche

Ma la gente romagnola, dopo le prime ore quando ha cercato prima riparo e poi aiuto nei soccorsi per salvare chi era finito praticamente sott’acqua, non appena il maltempo ha dato tregua, ha cominciato subito a darsi da fare per riprendere la propria quotidianità. Ne abbiamo parlato in esclusiva ai microfoni di Nortizie.com, con Gabriele Montanari, Capo gabinetto presso il Comune di Lugo: “Lugo capoluogo ha da due giorni liberato le strade, resta il problema di svuotare gli interrati dall’acqua, operazione non facile, perché alcuni sono di grande dimensioni. Sicuramente è un evento che non ha precedenti nella storia della nostra città. Stiamo cercando di gestire le richieste delle tante persone e delle aziende che sono in difficoltà per riprendere la normale attività, però la volontà di queste persone è talmente forte che pensiamo che nel giro di pochi giorni riuscirà a tornare a un’apparente normalità. Rimangono alcune famiglie fuori casa perché le loro abitazioni sono rimaste danneggiate in maniera molto seria, e stiamo anche cercando di gestire alcune persone che sono arrivate dai comuni vicini, soprattutto da Sant’Agata sul Santerno, dove si sono registrati i danni più ingenti sul nostro territorio. Abbiamo circa 100 persone ancora rimaste, da 300 che erano inizialmente, nel palazzetto dello sport dove avevamo concentrato il nostro hub di primo soccorso per le persone rimaste senza una casa”.

Il centro di Lugo completamente sommerso – Notizie.com –

Gli aiuti dallo Stato

In queste ore si svolgerà un Consiglio dei Ministri straordinario per coordinare gli aiuti alle zone colpite, abbiamo chiesto al Capo gabinetto cosa si aspetta dallo Stato per lenire le ferite dell’alluvione nei territori colpiti: Sicuramente stiamo facendo una conta dei danni e a breve potremmo quantificare i danni al patrimonio pubblico, abbiamo il teatro devastato dalle acque, così come il museo e la biblioteca e stiamo quindi quantificando gli ordini di grandezza per il patrimonio pubblico. Mentre non siamo ancora in grado di fare una stima precisa per i danni ai patrimoni privati. Stiamo ancora facendo attività di svuotamento delle case dal fango e ancora quindi non sappiamo quantificare quanto possa servire. Sicuramente serviranno risorse importanti, soltanto per Lugo non meno di una decina di milioni di euro per il patrimonio pubblico, strade, canali, edifici. Per il patrimonio privato, se consideriamo anche le aziende, ci potrebbe essere bisogno del doppio. Risorse finanziarie necessarie per affidare  i lavori e far ricominciare a vivere la popolazione e far ripartire tutto l’apparato produttivo. L’emergenza è stata superata, ma ora dobbiamo quantificare i danni e avere le risorse in tempi rapidissimi per rimettere in moto tutto, senza rischiare una crisi sociale se la gente non tornasse in tempi brevi a lavorare e quindi ad avere le risorse per vivere”.

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