’64 polpette’ di Maria Grazia Crozzoli: la recensione

A cura della giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. Un libro che regala forti emozioni dal curioso titolo di “64 polpette”: in commercio dal 3 aprile 2023 per Bertoni Editore.

I libri della scrittrice Maria Grazia Crozzoli si affrontano sempre molto volentieri perché regalano ogni volta forti emozioni e hanno il potere di immergere letteralmente i lettori nella storia raccontata in quelle pagine intrise di vita. Questo vale in particolare per il suo ultimo romanzo, dal curioso titolo di “64 polpette“: volume – in commercio dal 3 aprile 2023 per Bertoni Editore – davvero potente e che ha avuto la forza di farmi commuovere facendomi tornare alla memoria ricordi d’infanzia, accompagnandomi attraverso delle inaspettate “montagne russe” emotive.

Maria Grazia Crozzoli
’64 polpette’ di Maria Grazia Crozzoli – Notizie.com

“64 Polpette” si apre con l’autrice che, mentre si trova in ospedale per sottoporsi a un’ecografia, assiste alla conversazione di due anziane signore: rimpiangono suo padre, il professor Nello Crozzoli, di cui sono state pazienti tanti anni addietro, prima della sua prematura scomparsa. Questo avvenimento provoca in lei una forte emozione dando la stura a un ricordo d’infanzia; prima di una serie di memorie che attingono al ricco patrimonio dei ricordi familiari di Maria Grazia. Il successivo la riporta a quando, ventiquattrenne, apprende dalla madre che il papà è malato di cancro e che dovrà operarsi. Da lì si dipana una storia drammatica e complicata, della quale preferiamo non “spoilerare” nulla per non togliere alle persone il gusto della lettura.

Maria Grazia Crozzoli
Maria Grazia Crozzoli – Notizie.com

Voglio qui spendere due parole, inoltre per Bertoni Editore: un’azienda che non ha bisogno di grandi presentazioni e che si pone certamente tra le realtà indipendenti più significative nel nostro Paese. Ho un debole per questa casa editrice, non posso negarlo, e per questo mi piace sottolineare la varietà delle collane e dei generi scelti. Oltre questo, ogni singolo libro pubblicato è curato in ogni minimo dettaglio e dà spazio a voci uniche, brillanti, con una prosa magistrale. Inoltre, Bertoni spicca in un panorama nazionale non sempre all’altezza delle idee e delle proposte. In particolare, di questo editore, mi piace il fatto di saper coltivare gli scrittori con cui lavora. I quali sanno di poter contare su una società compatta alle loro spalle. Scrivere un libro non è affare di poche ore o pochi giorni. Ci vuole tempo. Se poi lo si vuole fare bene davvero, allora la faccenda si allunga e di tempo ce ne vuole ancora di più. Non per niente Stephen King diceva che «scrivere un romanzo è come attraversare l’Atlantico in una vasca da bagno»! Un concetto ripetuto anche da altri grandi della penna: Andrea Camilleri alla domanda: «Che rapporto ha lei con la scrittura?» rispose: «Impiegatizio.», nel senso che ogni mattina, come farebbe un impiegato che va in ufficio, mi metto a scrivere”.
A significare che il lavoro deve essere d’equipe, in sinergia perfetta tra chi ha le idee e le traduce in parola scritta e chi ha poi il compito di confezionare un prodotto finale che nella forma e nella presentazione sia all’altezza. Serve, quindi, chimica, magia. La stessa che Maria Grazia Crozzoli ha messo in queste pagine che consiglio caldamente a tutti. Aspettando con trepidazione il prossimo romanzo.

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