Carlo Cottarelli nella giornata di ieri ha annunciato le sue dimissioni da senatore. E al ‘Corriere della Sera’ spiega i motivi di questa scelta.
Carlo Cottarelli non sarà più senatore. Eletto lo scorso settembre con il Pd, l’economista nella giornata di ieri, domenica 7 maggio, ha annunciato la decisione di lasciare Palazzo Madama. Una scelta che lui stesso ha spiegato in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
“Direi che l’arrivo di Elly Schlein e lo spostamento del Pd in un’area lontana dai miei valori sono stati i due motivi che mi hanno portato a prendere questa scelta“, ha sottolineato Cottarelli, che poi è entrato nei dettagli dei temi che lo dividono dai dem: “Energia nucleare, termovalorizzatore, superbonus, utero in affitto, jobs act. Ma stiamo parlando di argomenti specifici. Quello fondante è il ruolo del merito nella società e il peso che debba avere l’uguaglianza delle opportunità. Quando ho deciso di candidarmi queste due cose erano scritte con chiarezza, ora nel nuovo documento il merito è sparito“.
Cottarelli svela: “Schlein mi ha chiesto di restare”
Carlo Cottarelli in questa intervista ha confermato di avere avuto dei contatti con Elly Schlein prima di ufficializzare il suo passo indietro: “L’ho sentita e spiegato le mie motivazioni. Lei ha cercato di convincermi a restare, ma ormai la decisione era già presa“.
Ma non ci sono stati contatti solo con la leader del Pd. “Ho parlato anche con il capogruppo del Senato Boccia – ha sottolineato l’economista – e avvertito Letta. Ho provato ad avvisare il maggior numero di persone. Poi ho mandato un messaggio Whatsapp a tutti“.
Cottarelli e il suo futuro
Nel futuro di Cottarelli, almeno per il momento, non c’è la politica. “Ho ricevuto offerte per passare in altri gruppi, ma non mi sembrava giusto – ha svelato al Corriere della Sera – andrò all’Università Cattolica dove mi hanno proposto di dirigere un programma per l’educazione di Scienze sociali ed economiche per gli studenti delle scuole superiori. Farò la stessa cosa nei circoli culturali e degli anziani. Sarà una prestazione gratuita. Diciamo che questa offerta è stata la spinta decisiva per arrivare alle dimissioni“.
