In merito alla vicenda che riguarda il Def è intervenuto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista ai microfoni del ‘Corriere della Sera’
Anche il ministro Luca Ciriani mostra tutta la sua delusione in merito alla questione relativa al Def (Documento di economia e finanza) che non è passato. Una mossa che ha spiazzato l’intero governo che ancora non può credere a quanto accaduto. Tanto è vero che lo ha ribadito anche in una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera‘. Al noto quotidiano, il senatore, ha spiegato che era impossibile che potesse accadere una cosa del genere.
Tanto è vero che i deputati sono stati avvertiti con mail, messaggio su Whatsapp, chat di partito dei capigruppo e addirittura dai dipartimenti. Lo stesso Ciriani ha provato a spiegare, a modo suo, quello che è accaduto: “Alla Camera, rispetto a quello che accade al Senato, c’è la sensazione che l’abitudine abbia una larga maggioranza. Tutto questo può provocare dei comportamenti irresponsabili“. Come riportato anche da altri suoi colleghi non giustifica assolutamente quello che è accaduto negli ultimi giorni.
Def, rabbia Ciriani: “Non ci sono giustificazioni“
Un Ciriani che riesce a fatica a trovare parole per quanto accaduto. Al noto quotidiano ribadisce che, quanto successo, è assurdo oltre che ad essere grave. “Non ci sono giustificazioni“. Tanto è vero che anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, direttamente da Londra è andata su tutte le furie. Soprattutto perché la premier sta lavorando incessantemente per migliorare il nostro Paese. “Era in un importante bilaterale, queste cose non fanno certo piacere”. In Fratelli d’Italia le assenze sono state contenute. Rispetto a quelle dei leghisti e degli azzurri.
Ciriani ha provato a giustificare il tutto dicendo: “In questo momento non starei a gettare la croce addosso a questo o quel gruppo, siamo una maggioranza e dobbiamo agire uniti, sempre. Il comportamento di chi ha saltato il voto è stato molto grave, sia esperta che al primo mandato”. Il capogruppo di Fdi, Tommaso Foti, ha puntato il dito contro l’opposizione. Su questo il ministro fa sapere: “Si tratta di obiezioni reali. Anche se non me la sento di dare la responsabilità a loro. Fanno il loro mestiere e noi il nostro. Tocca alla maggioranza assicurare che i propri provvedimenti abbiano i voti e siano autosufficienti”.
