Terzo Polo, l’ammissione di Calenda: “Su Renzi ho sbagliato, ma…”

Carlo Calenda fa un passo indietro sulla rottura con Renzi: “L’errore è stato mio. Lui non è un mostro”. Si riapre la strada per il partito unico?

A sorpresa Calenda fa un passo indietro. Dopo settimane di tensioni con Italia Viva, il leader di Azione ha rivisto la sua posizione ammettendo di aver fatto degli errori.

Calenda e Renzi
Calenda chiede scusa a Renzi – Notizie.com – © Ansa

Come riportato da La Stampa, in un colloquio con i suoi fedelissimi Calenda ha sottolineato che “la rottura con Italia Viva la stiamo pagando sia in termini elettorali che personali. Ho dedicato tutto me stesso alla costruzione di questa nuova area, ma non posso obbligare nessuno a fare una cosa che non vuole. Sicuramente Renzi non è un mostro. Ho sbagliato ad utilizzare parole troppo forti in quel post“.

Si riapre l’ipotesi partito unico?

Renzi e Calenda
Si riapre il progetto del partito unico? – Notizie.com – © Ansa

Il passo indietro di Calenda sembra essere solo sul piano personale e non politico. “Partito unico? Non ci sarà. Su questo abbiamo già dato“, ha detto sempre ai suoi il leader di Azione. Di idea completamente diversa, invece, Matteo Renzi, che da Firenze continua a lasciare una porta aperta per dare vita alla nuova forza politica.

Ora dobbiamo capire come ricostruire il lavoro fatto in questi mesi – il pensiero dell’ex premier – io non mi attacco alle questioni personali e spero che si possa arrivare a fare quello che abbiamo deciso di fare sei mesi fa prendendo 2,5 milioni di voti degli italiani“. E ai suoi ha detto: “Proseguiamo per la nostra strada e speriamo di essere il più possibile“.

Il piano di Renzi

Renzi
Renzi lavora ad un progetto molto ampio – Notizie.com – © Ansa

Renzi non ha abbandonato l’ipotesi di dare vita ad un centro molto ampio e ormai da giorni è al lavoro per riuscire a portare in questo progetto più partiti possibili. Come riportato da La Stampa, i contatti sono in corso con Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova per strappare il sì dei due rappresentanti di +Europa. Lo stesso sta facendo con Marcucci, ex capogruppo dem ed ora esponente dei liberal-democratici europei di Gozi.

Si pensa anche ai Moderati piemontesi di Portas e l’area dei socialisti. Insomma, il leader di Italia Viva lavora ad un piano molto ampio e per farlo naturalmente bisogna ricucire anche con Calenda.

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