Stefania Craxi, il racconto su Bettino: “Vi svelo chi era mio padre”

In una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera’ parla Stefania Craxi, figlia di Bettino. Dove ha raccontato molti particolari aneddoti che riguardavano il padre 

Intervista al Corriere della Sera
Stefania Craxi, figlia di Bettino (Ansa Foto) Notizie.comù

Una Stefania Craxi che ha voluto ricordare, a 360° il padre Bettino. Non solamente dal punto di vista politico, ma soprattutto come figura paterna. Tanto è vero che ha raccontato particolari aneddoti che nessuno conosceva fino ad ora. Ovvero dalle passeggiate domenicali effettuati sul lago di Como. Fino a quando non la portò davanti ad un cancello. Non uno qualunque, ma dove venne fucilato Benito Mussolini. Con tanto di cartello che recitava in questo modo: “Fatto storico“. A leggerlo il padre si indignò così tanto da definire il tutto con una sola parola: “Ipocrisia“. Subito dopo venne mandata a comprare un mazzo di fiori da deporli proprio sotto il cartello.

Una Stefania Craxi che ha svelato molti aneddoti che riguardavano l’ex presidente del Consiglio e segretario del Partito Socialista. Lo stesso che venne travolto dallo scandalo di ‘Tangentopoli’ e che si rifugiò in Tunisia, precisamente ad Hammamet. Proprio la città in cui morì 23 anni fa. Racconta che all’epoca dei fatti si assunse da solo le responsabilità che avevano tutti. Gli stessi che, però, negarono. In quel tempo vennero salvati i comunisti ed i democristiani che si erano schierati con loro. Nel corso dell’intervista, però, non lo ha mai chiamato “padre” o “papà” ma sempre Craxi. Motivo? “Cerco di mantenere un distacco emotivo“.

Stefania Craxi su Bettino: “Persona molto fisica, mai una foto insieme

Intervista al Corriere della Sera
Stefania Craxi, figlia di Bettino (Ansa Foto) Notizie.com

Lo definisce un uomo “molto fisico“. Non ricorda di aver scattato insieme a lui una sola foto in cui siano abbracciati o si tengano per mano. Tanto da definirlo una persona “impossibile” caratterialmente. “Ricordo che era gelosissimo di me come io lo ero di lui. Io sono uscita di casa a 20 anni e mi sono sposata tre anni dopo. Solo dopo la sua morte ho fatto pace con i suoi difetti. Comprese le fidanzate di troppo“. Un rapporto non facile, soprattutto con una delle sue amanti: Anja Peroni. Tanto è vero che le strappò un orecchino e lo buttò dalla finestra. Un episodio che fece infuriare non poco il padre, anche se non ha mai portato rancore.

“Mamma è stata l’unica a saperselo tenere”. Ricorda che diceva sempre: “In Italia torno da uomo libero, o non torno“. Questo era il suo desiderio, ma restò tale visto che un tumore lo portò via il 19 gennaio del 2020. Purtroppo la situazione clinica era delle peggiori. Ad operarlo una equipe di medici italiani, ma il male si era oramai esteso. Anche se, un tentativo di portarlo in Italia per le cure c’è stato. Tanto da chiedere una mediazione a Giuliano Ferrara con Massimo D’Alema. Anche se i risultati furono negativi.

Il giorno in cui morì: “Mia madre era a Parigi. Eravamo soli lui e io. Pranzammo in cucina, gli dissi che lo avrei portato al ristorante. Si andò a riposare ma non si svegliò più. Ad annunciare la morte fu mio fratello. Minniti offrì i funerali di Stato, ma rifiutai”. Poi l’aneddoto su Silvio Berlusconi. “Non venne mai ad Hammamet. Lo vidi al funerale e piangeva. Gli dissi che era arrivato con sei anni di ritardo“.

Impostazioni privacy