Pnrr, Governo a lavoro per rispettare le scadenze

Il Governo italiano sta facendo una vera corsa contro il tempo per potere rispettare le scadenze sulla chiusura del Pnrr.

Il Governo italiano continua a lavorare a pieno ritmo per potere chiudere il Pnrr rispettando anche la scadenza imposta dalla Commissione Europea che cosi come riporta il Corriere della Sera ha fatto sapere di non potere cambiare la data di scadenza prevista. Si tratta infatti di un piano di ripresa che assegna circa 200 miliardi di euro all’Italia e va attuato entro il 2026.

Pnrr
Giorgia Meloni, foto fonte Ansa Notizie.com

Ad avere parlato in modo ufficiale del discorso è stato il Ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto, proprio in occasione della relazione della Corte dei Conti: “Se noi oggi capiamo che alcuni interventi da qui al 30 giugno 2026 non possono essere realizzati, ed è matematico, è scientifico che sia così, dobbiamo dirlo con chiarezza e non aspettare il 2025 per aprire il dibattito su di chi sia la colpa”.

Quello che però ancora continua a non essere chiaro è però se il Governo possa o meno rimodulare i progetti in questione e farlo nel tempo prestabilito e entro la scadenza del 2026, oppure se il suo obiettivo è quello di ottenere una proroga di uno o due anni, ipotesi che hanno anche palesato i ministri dell’esecutivo Meloni.

Governo lavora sul Pnrr, la Commissione Europea riapre la valutazione

Come detto prima, e come si legge dal Corriere della Sera, il Governo continua ad essere a lavoro per la riuscita e successiva chiusura del Pnrr in tempo per potere anche rispettare le scadenze imposte dalla Commissione Europea che ha dato come termine ultimo il 2026. La cosa importante di cui tenere conto è però il fatto che la Commissione stessa, al momento ha appena riaperto la valutazione su tre punti in particolare che in un primo momento erano stati giudicati in modo positivo nel corso del Governo Draghi.

Giorgia Meloni, foto fonte Ansa Notizie.com

“Sarebbe problematico cambiare la scadenza del 2026”, ha ammesso il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis che ha poi aggiunto: “Nonostante da Bruxelles arrivi l’apprezzamento per i significativi progressi compiuti nelle ultime settimane dall’Italia. Ma la maggior parte degli obiettivi deve essere realizzata”.

Ad ogni modo su questo argomento è tornato a parlare il ministro Fitto, che sempre nel suo intervento ha detto che: “occorre recuperare le risorse di quei progetti che non hanno una capacità realizzativa entro il 2026, valutare in modo oggettivo la necessità di modificare alcuni obiettivi, rimarcando che l’atteggiamento del governo è assolutamente costruttivo” e ancora: “Il Pnrr è una sfida da far tremare i polsi ma posso sottolineare la determinazione da parte di questo governo”.

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