Meloni incontra Macron, segnali di disgelo tra Italia e Francia

I leader dei due paesi si vedono alla fine del Consiglio Europeo, una riunione durata quasi due ore tra loro due e senza le delegazioni

Meloni incontra Macron, la prima vera riunione tra i due leader di Italia e Francia dopo cinque mesi. Tutto sarebbe cominciato con un improvviso messaggio whatsapp del leader francese. E’ il segnale della distensione tra Roma e Parigi. Poche righe da parte di Emmanuel Macron inviate direttamente al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Secondo quanto arriva da Bruxelles, il passo l’avrebbe fatto il leader francese, invitando Giorgia ad un incontro bilaterale. Il primo vero e ufficiale dopo cinque mesi. Ed è un passaggio importante, anche per il Premer italiano.

L'incontro
Il Presidente del Consiglio Meloni e quello francese Emmanuel Macron al Vertice Ue di Tirana (Ansa Notizie.com)

Dunque, finalmente un incontro tra i due leader di Italia e Francia è andato a buon fine e questo anche grazie all’opera mediatrice di persone vicine ad entrambi. Funzionari e dirigenti che in questi ultimi mesi hanno fatto in modo di far incontrare i due primi ministri di Italia e Francia, due paesi troppo vicini e troppo simili per essere così distanti tra loro in un momento così delicato e difficile per entrambe le nazioni. E pare sia stato proprio questo il motivo della riunione: vediamoci e collaboriamo,. Detto, fatto.

Un primo passo importante verso la distensione

La riunione
Il Presidente Giorgia Meloni al Consiglio Europeo (Ansa Notizie.com)

Era fondamentale ridurre le distanze tra i due paesi e soprattutto tra i due leader. Sono tanti i temi su cui parlare, trovare un accordo e collaborare per trovare soluzioni insieme. La distanza e il gelo di questi mesi non potevano durare così tanto. Parigi e Roma hanno interessi comuni, economici, politici e soprattutto commerciali, visto che (e sono dati ufficiali) con 103,8 miliardi di euro di scambi bilaterali  la Francia è il terzo Paese fornitore dell’Italia e viceversa l’Italia è il terzo della Francia. Insomma, non si può pensare di essere così distanti quando le idee e le visioni sono così vicine.

Non c’è mai stata una lontananza del genere tra due paesi come Italia e Francia. Tenere chiuso un canale così importante e diretto tra l’Eliseo e Palazzo Chigi, su temi come i migranti o su quello economico. Il dialogo è ripartito ed è questo quello che conta, bisognava pur cominciare a riparlare e soprattutto a ripartire. Meloni e Macron si sono visti a Roma lo scorso 23 ottobre, con un confronto veloce. Poi, tra i due, a parte incroci occasionali ai vari vertici europei o summit del G7 e del G20, non c’è stato più nulla. In mezzo tante incomprensioni e battutine al veleno da una parte e dall’altra, ma a Bruxelles qualcosa è cambiato e pare in maniera radicale e definitiva. Sembra che alla fine ci siano stati abbracci e sorrisi. E quanto è successo a febbraio sulla famosa cena-dispetto all’Eliso a tra Macron, Scholz e Zelensky pare sia tutto dimenticato. E così, dopo la conclusione dei lavori del Consiglio Europeo all’Hotel Amigo di Bruxelles è andato in scena l’incontro del grande disgelo. Sul tavolo diversi dossier economici, ma anche e soprattutto sui migranti. Si è tenuto nell’albergo dove alloggiano diversi leader Ue, nel centro di Bruxelles, ed è durato circa un’ora e quaranta minuti. Si è trattato di un colloquio tete-a-tete senza presenza delle delegazioni. E pare che tutto possa ripartire nel migliore dei modi anzi, di slancio e meglio di quello che si possa pensare.

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