La siccità continua a mietere danni: raccolti devastati

La siccità continua a fare danni di non poco conto, questa volta ad averne risentito sono le coltivazioni di fave e piselli.

“Le prime fave sono già raccolte nel Lazio con quasi un mese di anticipo, in Puglia i piselli hanno accelerato di due settimane e sono sui banchi degli agricoltori dove ci sono già anche i cavoli viola e rosso e nel Veneto gli asparagi sono maturati oltre dieci giorni prima del normale mentre nel mercato di Campagna Amica di Roma gli agricoltori vendono già anche le fragole di Terracina, il carciofo romanesco, gli agretti, le zucchine e le erbe spontanee”.

Cambiamenti climatici
Piselli, Notizie.com

Sono questi i dati raccolti dal monitoraggio fatto dalla Coldiretti che ha a che fare con i mercati degli Agricoltori di Campagna Amica che ha appunto soffermato i suoi studi, in particolare, sui vari cambiamenti climatici in concomitanza con l’arrivo della primavera.

E’ infatti fuori questione il fatto che sia il caldo anomalo che la siccità abbiano cambiato il modo di far crescere delle varie coltivazioni che in tutta l’Italia hanno certamente risentito molto rispetto anche alla normalità delle passate stagioni: Il surriscaldamento colpisce le imprese agricole con lo sconvolgimento dei normali cicli colturali che impatta sul calendario di raccolta e sulle disponibilità con effetti concreti anche per i consumatori che sono costretti a fare i conti con le fluttuazioni anomale dell’offerta dei prodotti che mettono nel carrello della spesa” ha poi concluso Coldiretti.

Cambiamenti climatici influiscono sulle coltivazioni in tutta l’Italia

Proprio cosi, la differenza climatica che si è registrata tra la fine del 2022 e questi primi mesi del 2023 ha certamente influenzato e non sempre in modo positivo la crescita delle coltivazioni in tutta la nostra Penisola, ad averlo sottolineato è stato lo studio portato avanti da Coldiretti.

Fave, Notizie.com

La finta primavera quest’anno ha provocato uno shock alle coltivazioni ingannate dall’insolito tepore che ha fatto maturare in modo repentino e simultaneo gli ortaggi rendendo impossibile una programmazione scalare della raccolta. Il risultato è un boom di primizie sui banchi di verdure e ortaggi dove è possibile trovare una grande varietà di offerta Made in Italy” si legge nello specifico su Agi.it che sottolinea appunto la questione.

Tuttavia è importante sottolineare come a destare la maggiore preoccupazione sono le piante da frutto come ad esempio i mandorli e gli albicocchi e alcune varietà di pesche che rispetto al previsto hanno cominciato a mettere i fuori prima del previsto e quindi adesso potrebbero essere molto più vulnerabili in previsioni del maltempo che non è ancora finito.

Insomma, come infine sottolinea Coldiretti, al sfida maggiore per le imprese agricole è quella di interpretare le novità portate avanti dalla meteorologia e agire di conseguenza.

Impostazioni privacy