Gestazione per altri, avvocata Martina Colamasi (Rete Lenford) a Notizie.com: “Il Governo punta sulla confusione”

Dopo che la commissione Politiche europee del Senato ha bocciato  la proposta di regolamento Ue per il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie gay e l’adozione di un certificato europeo di filiazione, è esplosa la polemica politica. Destra contro centrosinistra, che pure appare altrettanto spaccato sulle proposte da portare in Parlamento. L’avvocata Martina Colamasi (Rete Lenford) a Notizie.com: “Chiediamo una regolamentazione per evitare abusi”

Dietro alle parole gestazione per altri, c’è un mondo poco conosciuto, che anche in assenza di norme precise e informazioni realmente dettagliate, infiamma il dibattito della politica e polarizza l’opinione pubblica soprattutto in Italia e soprattutto da qualche giorno a questa parte. Ovvero da quando la commissione Politiche europee del Senato ha bocciato  la proposta di regolamento Ue per il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie gay e l’adozione di un certificato europeo di filiazione. La risoluzione della maggioranza – contraria alla proposta di regolamento- è passata con 11 voti favorevoli e 7 contrari.

Gestazione per altri, stop alla trascrizione per i figli delle coppie gay. Si spacca la politica
Gestazione per altri, stop alla trascrizione per i figli delle coppie gay. Si spacca la politica, foto Ansa

Compatte sul no tutte le opposizioni. «Il parere della maggioranza mette l’Italia accanto a Polonia e Ungheria restringendo l’ambito dei diritti», ha affermato  il Pd. Dal Comune di Milano intanto arrivava lo stop alla registrazione dei figli di coppie dello stesso sesso.

Gestazione per altri, avvocata Colamasi (Rete Lenford) a Notizie.com

Avvocata Martina Colamsai, Rete Lenford
Avvocata Martina Colamsai, Rete Lenford. foto Ansa

Una decisione basata sulla circolare adottata dal Prefetto su indicazione del ministero dell’Interno. “La nota del Prefetto di Milano mette tutti i casi giuridici dentro lo stesso calderone”, dice in esclusiva a Notizie.com l’avvocata Martina Colamasi, che sostiene i diritti LGBT e che  fa parte di Rete Lenford, un gruppo di avvocati che collabora per sensibilizzare sul diritto relativo alle persone LGBT, e offre aiuto legale a chi ne ha bisogno.  Notizie.com ha raggiunto al telefono questa mattina l’avvocata Colamasi, dopo la manifestazione di sabato a Milano alla quale ha preso parte anche la neo segretaria Pd Elly Schlein, dopo le uscite televisive anche su questo tema del ministro Roccella ospite di Lucia Annunziata, dopo le parole arrivate dal vicepresidente della Camera in quota Fratelli d’Italia Fabio RampelliLe coppie omosessuali non possono spacciare bambini per propri figli” e la conseguente levata di scudi delle opposizioni. Non tutte d’accordo sulle norme da applicare quando si parla appunto di gestazione per altri.

Avvocato Colamasi, la materia è a dir poco ampia e confusa… Ci aiuti a districarci nel groviglio sul quale la politica oggi torna a dividersi e creare consensi, da una parte e dall’altra, in seno all’opinione pubblica. 

“Intanto preferisco essere chiamata avvocata … (sorride al telefono mentre accudisce sua figlia nata appena un mese e mezzo fa). Partiamo col dire che le possibilità di ricorrere alla gestazione per altri sono diverse, all’estero ovviamente, e che però ciò di cui discute ora la politica riguarda bambini già nati, famiglie già esistenti. Quindi facciamo chiarezza”.

Facciamola la prego

Rimaniamo dunque nell’ambito del riconoscimento di famiglie già esistenti e partiamo da 2 uomini che vanno all’estero, per ricorrere alla gestazione per altri. Parliamo di Paesi in cui le donne gestanti abbiano ovviamente una tutela ampia (reddito alto, abbiano già altri figli e siano loro a scegliere la coppia con la quale avviare questo percorso), come il Canada o gli Stati Uniti. Negli USA la donna prende un compenso, che vale per lo più come rimborso spese rispetto al sistema sanitario vigente. Credo però che il dato economico in questo caso non sia rilevante. In Canada le donne, nella fattispecie, non prendono soldi”.

Ecco cosa chiedete in questo caso?

Noi chiediamo che le persone che vanno in quei paesi, siano tutti soggetti tutelati allo stesso modo. Il problema nasce dal fatto che quell’atto di nascita, che contiene all’estero indicazione dei 2 papà, non possa poi essere trascritto in Italia. Faccio presente che anche nel caso delle coppie etero si possa fare ricorso, all’estero, alla gestazione per altri, ma una volta tornati in Italia, il problema di trascrizione non si pome perchè nessuno si accorge del procedimento attraverso il quale quel bambino è venuto al mondo. In sintesi, nl caso delle coppie etero, difficile che si risalga alla gestazione per altri. Quindi diventa evidente la discriminazione.”

Avvocata Colamasi a Notizie.com: “Il prefetto di Milano ha messo tutto nello stesso calderone”

Avvocata Marina Colamsai, Rete Lenford a Notizie.com
Avvocata Marina Colamsai, Rete Lenford a Notizie.com

Perchè la trascrizione viene impedita? Come accaduto nell’ultimo caso dal Prefetto di MIlano…

“L’atto può essere trascritto in Italia solo se non è contrario all’ordine pubblico, che però a quanto pare è sub iudice, ovvero dipende anche dall’avanzamento della società in quel momento. Nel frattempo, in assenza di una norma, i sindaci sono liberi di agire come credono.  Nel caso del sindaco di Milano Sala, lui aveva trascritto gli atti  dei due papa’…Poi con una nota è sopraggiunto  il Prefetto, che ha stabilito ” non potete più trascrivere gli atti” e Sala si è fermato. Nella nota del prefetto di Milano sono stati  inseriti pure i bambini nati all’estero, quando la casistica è già coperta da sentenze. Insomma tutto, senza distinzione giuridica, è finito dentro al calderone…”

Andiamo invece al caso di due donne, due mamme, che abbiano fatto ricorso alla gestazione per altri all’estero…

Se il bambino delle 2 mamme nasce all’estero, il certificato si forma all’estero con le due mamme iscritte. Tornate in Italia deve essere comunque fatta la  trascrizione. Le sentenze esistenti non ostacolerebbero tale trascrizione, ma a diversi sindaci è capitato di vietarla. Salvo poi telefonare alle famiglie o ai legali che difendono queste cause e dire, “impugnate tanto poi vincerete“.

Mi sta dicendo che in questo caso i sindaci non si spongono solo per ragioni politiche, quando invece dovrebbero e potrebbero tranquillamente trascrivere quegli atti?

“Sì, è così che spesso è accaduto. Ripeto, tornando al Prefetto di Milano, sono stati accumunati tutti i casi che hanno invece diverse peculiarità giuridiche. Poi ci sono anche casi di Tribunali che sono andati avanti per i fatti loro, in assenza di una norma chiara”.

Quali sono le conseguenze delle mancate iscrizioni?

“Le faccio un esempio relativo ad un caso che ho seguito personalmente. Un bambino nato in Spagna da 2 cittadine italiane, quindi un bambino potenzialmente italiano. E’ rimasto apolide per due anni. In Italia hanno allora introdotto la possibilità di adottare il figlio del partner, col quale sostanzialmente adotti tuo figlio.  Lo si fa davanti al tribunale dei minori; viene chiesto il carico pendente, l’esame del sangue, il test delle malattie sessualmente trasmissibili….cosa che non accade nel caso delle coppie etero che adottano. Poi ovviamente c’è anche l’iter nel quale subentra l’analisi dell’assistente sociale…”

Avocata Colamasi a Notizie.com. “Il Governo punta sulla confusione normativa”

Uscendo dal diritto e commentando cosa questo Governo stia dicendo o non facendo sul tema, lei cosa crede?

Il Governo punta sulla confusione, definendo la gestazione per altri solo come una pratica disumana, una compravendita di bambini e fa presa così sul cittadino comune. Intanto la gestazione per altri non riguarda solo le coppie gay e questo andrebbe ricordato e sottolineato. Poi di certo non siamo favorevoli che dall’Italia ci si affidi a qualunque altra nazione… Ecco perchè chiediamo una regolamentazione, per evitare abusi e tutelare i diritti di chi già ha fatto ricorso a questo tipo di pratica e ora ha dei figli che vanno riconosciuti”. 

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