Conte è una furia e distrugge il Tottenham: le sue parole

Antonio Conte non ci sta e sbotta. Il pareggio contro il Southampton, ultimo in Premier League, ha mandato su tutte le furie l’allenatore italiano che ha attaccato duramente la sua squadra. 

Occhi iniettati di rabbia, parole durissime, Antonio Conte ora sbatte i pugni e mette spalle al muro il Tottenham. Contro il Southampton l’ennesima delusione stagionale per gli Spurs: tre volte in vantaggio e tre volte rimontati dal Southampton ultimo in classifica.

Antonio Conte
Antonio Conte durante la sfida di Champions League tra Milan e Tottenham (Ansa Foto) – Notizie.com

Il rigore di Ward-Prowse, che ha siglato il 3-3 definitivo, è arrivato al 93’ e ha fatto sbottare Conte che dai suoi s’attendeva tutt’altra prestazione, oltre che un risultato diverso. Egoisti, superficiali, incapaci di giocare sotto pressione, le accuse del tecnico ai suoi giocatori sono pesantissime e arrivano a mezzo stampa, nella conferenza post partita: “Penso che sia il momento giusto per parlare perché questa performance per me è inaccettabile. Credo sia meglio entrare nel merito, non siamo una squadra. Siamo undici giocatori che scendono in campo. Vedo giocatori egoisti, giocatori che non vogliono aiutarsi a vicenda e non mettono il cuore. Prima di oggi ho cercato di nascondere la situazione e migliorare la situazione con le parole. Al di là tattica e tecnica, bisogna avere il desiderio, il fuoco negli occhi, nel cuore. Bisogna averlo in ogni momento. Siamo peggiorati sotto questo aspetto rispetto alla scorsa stagione. Quando non sei una squadra non puoi migliorare”.

Conte è un ciclone: “Qui solo giocatori egoisti”

Conte non vuole alibi per la squadra, l’incertezza sulla sua permanenza non vale come ombrello sotto cui ripararsi: “Scuse, scuse, scuse. Perché cercare di proteggerli ogni volta. Bah. Andiamo, siamo professionisti. Il club ci paga un sacco di soldi, i giocatori ricevono i soldi, io ricevo i soldi, ma non per trovare scuse”. Raramente s’era visto un allenatore mettere spalle al muro i propri giocatori: “La società ha la responsabilità sul mercato, l’allenatore ha la responsabilità. Ma i giocatori, dove sono i giocatori? Vedo solo 11 giocatori che giocano da soli. Ora mancano dieci partite e se qualcuno pensa che possiamo lottare con questo atteggiamento, con questo spirito… Per cosa dobbiamo lottare? Per il settimo o l’ottavo posto? Non sono abituato a lottare per questo. È responsabilità di ognuno. Qui non sono abituati”.

Antonio Conte
Antonio Conte fischiato a San Siro dai tifosi del Milan (Ansa Foto) – Notizie.com

“Non giocano per qualcosa di importante. Non vogliono giocare sotto pressione, non vogliono giocare sotto stress. La storia del Tottenham è questa da 20 anni, non hanno mai vinto qualcosa. Perché?”. Conte è furioso, mai visto così. 

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