Cutro, Serracchiani: “Governo dica la verità, basta sceneggiate”

La capogruppo del Pd alla Camera chiede chiarezza per le famiglie delle vittime e se la prende con le scelte della premier Giorgia Meloni: “La gente vuol sapere cosa è accaduto nella drammatica notte fra il 25 e il 26 febbraio, perché più di 70 persone sono annegate senza poter essere salvate”

Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera, in un’intervista concessa a La Repubblica se l’è presa con il governo per la gestione della strage di Cutro: “Mi colpisce che la presidente Meloni sia volata in Calabria insieme all’intero governo e non abbia sentito il dovere, morale prima che istituzionale, di andare a incontrare i familiari delle vittime. Cercare di rimediare invitandoli a Palazzo Chigi mi pare una toppa peggiore del buco“. A suo giudizio, infatti, è come se si stesse cercando di scappare dalle proprie responsabilità: “La gente chiede chiarezza, non sceneggiate. Vuol sapere cosa è accaduto nella drammatica notte fra il 25 e il 26 febbraio, perché più di 70 persone sono annegate senza poter essere salvate. Sono le stesse domande che noi facciamo da dieci giorni. Ottenendo solo ricostruzioni fumose e piene di lacune, quando non palesemente contraddittorie“.

Debora Serracchiani
Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera (Ansa) – Notizie.com

La Serracchiani ha cercato anche di individuare le motivazioni che hanno condotto a questo atteggiamento:Abbiamo appreso che l’allarme sul carico di migranti è stato trattato come un’operazione di polizia e non abbiamo capito, né ci hanno spiegato, perché non sia stata trasformata in una missione di soccorso. In conferenza stampa mi sono parsi tutti molto nervosi, in particolare Meloni, come dimostra l’artificio retorico più volte utilizzato con i giornalisti: «Ma qualcuno di voi pensa che volessimo far morire i migranti in mare?». A Cutro abbiamo assistito a una tragedia enorme, sulla quale mancano ancora troppe risposte. Noi continueremo a chiederle. Lo dobbiamo a quei morti, ai superstiti e all’onore degli uomini e delle donne dei Corpi dello Stato che tutti i giorni salvano vite nel Mediterraneo“.

Serracchiani sulla strage di Cutro

Poi ha continuato, respingendo la possibilità che il decreto che regolarizza i flussi e inasprisce le pene per gli scafisti sia già una risposta: “Intanto registro che FdI ha cambiato idea: all’opposizione ha sempre votato contro la regolarizzazione dei migranti. Peraltro i decreti flussi non c’entrano nulla con i profughi. E da Meloni non ho sentito una sola parola sulla necessità, il dovere di salvare vite. Giusto combattere i trafficanti di esseri umani. Vedremo il testo, ma l’impressione è che si tratti del solito decreto di una destra litigiosa e divisa, costretta a compromessi impossibili pur di non implodere. Dopodiché il nodo è un altro: la premier smetta di fuggire e ci dica cosa è successo a Cutro“.

Debora Serracchiani
Debora Serracchiani, esponente del Pd (Ansa) – Notizie.com

E ancora: “Nella destra sovranista regna la confusione. Prima dicono che è colpa dei migranti se muoiono, ora dicono statevene a casa e verremo a prendervi noi. Chiedono più flussi regolari e poi con una forzatura in Parlamento, su input della Lega, incardinano i decreti sicurezza che sono il loro esatto contrario. Gioco delle tre carte? Io credo di sì. Non hanno alcuna idea su cui lavorare, se non la criminalizzazione di chi scappa da guerre e carestie. Nessuna proposta che risolva i problemi. Solo propaganda sulla pelle di disperati“. Secondo Serracchiani una possibilità per risolvere i problemi sarebbe rivedere la Bossi-Fini: “Perché non l’abbiamo fatto noi quando eravamo al governo? Perché siamo stati in maggioranza con partiti del centrodestra, ma non solo, e purtroppo non ci sono state le condizioni per modificarla“.

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