Olimpiadi invernali prese di mira dagli attivisti: il motivo è sconvolgente

Anche le olimpiadi invernali finiscono nel mirino degli attivisti “gretini”, il motivo della contestazione lascia di stucco.

Potrà sembrare incredibile ma anche le olimpiadi invernali sono finite nel mirino degli attivisti, ovvero i giovani che da anni ormai portano avanti la loro battaglia per protestare contro l’emergenza ambientale e climatica che fino a qualche tempo fa si limitava solo ad altri tipi di argomenti.

Olimpiadi invernali
Olimpiadi invernali, Notizie.com

Cosi come riporta il quotidiano Libero, proprio nei giorni scorsi, circa quaranta giovani con delle tute bianche sono entrati nella sede del Coni Lombardia di via Piranesi a Milano, con lo scopo di attaccare dei volantini contro le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.

Il motivo? Ebbene, pare che la contestazione riguarda i giochi poichè le opere che si dovranno realizzare per il grande evento, vanno a consumare il suolo pubblico, senza contare il fatto che il tutto verrà sponsorizzato da Eni, particolare che agli attivisti non sembra davvero andare a genio.

Olimpiadi invernali: slogan e striscioni da parte degli attivisti per il grande evento

Sembra proprio non andare a genio il grande evento che riguarda le olimpiadi invernali che si terranno a Milano e Cortina, a tutti gli attivisti che dopo avere spiegato le loro ragioni, hanno sventolato dei volantini e degli striscioni in circa 50 piazze italiane con sopra il cane a sei zampe che è indicato come il simbolo dei male.

olimpiadi invernali, Notizie.com

Insomma davvero una rivolta contro la grande manifestazione che avrebbe la colpa di consumare e usare fin troppo il suolo pubblico per la costruzione delle opere che poi andranno appunto a servire per lo svolgimento dei giochi che si terranno appunto tra Milano e Cortina e cosi come accade per tutto il mondo, sono tra i più attesi non solo dagli atleti che disputeranno le gare, ma anche da tutto il pubblico che le seguirà con grande interesse.

La loro battaglia non si ferma qua, i giovane sono i primi a chiedere anche una mano da parte del Governo Meloni, che stando a quanto riporta Libero, secondo loro: “Starebbe reprimendo le lotte climatiche”; tanto per fare un esempio, proprio nei giorni scorsi a Napoli sono state bruciate le bollette in strada proprio come protesta per il costo dell’energia di Settembre e Ottobre 2022.

Non resta dunque che aspettare per scoprire come andrà avanti tutto questo discorso e se in qualche modo si riuscirà a trovare un vero punto di incontro che metta tutti in pace.

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