Addio a Tik Tok? L’app rischia il blocco in Italia

Sembra proprio che per la famosa app di Tik Tok siano in arrivo brutte notizie: rischia di essere bloccata in Italia.

Torna ancora una volta ad essere protagonista del momento la famosa app di Tik Tok che è certamente uno delle più usate dagli utenti di tutto il mondo ma che molto presto potrebbe ricevere delle cattive notizie, forse inaspettate dalla maggior parte di chi la usa.

Tik Tok
Tik Tok, Notizie.com

E’ infatti possibile, cosi come riporta Fanpage, che in Italia l’app venga bloccata: già nei mesi scorsi una cosa simile è successa prima negli Stati Uniti e poi in Canada dove la famosa applicazione è stata bloccata per tutti i Deputati del parlamento degli Stati Uniti ed è stato anche vietato l’accesso per alcuni studenti che fanno parte del campus universitario.

Stesso discorso vale per il Canada dove il governo federale ha scelto di eliminare proprio l’app da tutti i dispositivi statali. Ebbene, lo stesso destino è quello che potrebbe arrivare anche in Italia; l’argomento è stato anche analizzato dal Governo Meloni.

Tik Tok bloccata? La notizia arriva anche al Governo Meloni

“Su questo argomento si sta già impegnando il Copasir, ma è evidente che il mio ministero, avendo 3,2 milioni di dipendenti, è fortemente coinvolto. Le opzioni possono essere di muoversi come si è mossa la Commissione europea o eventualmente assumere una decisione diversa. È una scelta che non posso compiere in solitaria, mi devo confrontare con le altre istituzioni e insieme concorderemo una linea” sono queste le prime parole del Ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo.

Tik Tok, Notizie.com

La decisione che ha lasciato tutti di stucco è stata infatti anche analizzata dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, tra i contrari a questa decisione in prima linea Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti che è uno dei politici italiani più attivi e che a tale proposito ha ammesso: “Censurare, vietare, mettere il bavaglio a TikTok? A Bruxelles già ci stanno pensando. Io sono sempre e comunque a favore della libertà di pensiero, di parola e di espressione e contro ogni censura. Controllare sì, vigilare sì, ma la censura non mi piace mai”.

Insomma davvero un argomento spinoso che specialmente nelle ultime ore sta tenendo banco all’interno non solo del Governo ma anche del Parlamento italiano: ad essere intervenuta anche Giulia Pastorella, Vicepresidente di Azione e deputata dallo scorso settembre che ha sottolineato, cosi come riporta sempre Fanpage: “Le aziende che hanno sede in Cina hanno l’obbligo di collaborare con il Governo del Paese e, benché TikTok mantenga i suoi dati in USA e Europa, ha dei dipendenti che operano in Cina, che potrebbero fare da testa di ponte con l’intelligence di Pechino. L’argomento è troppo serio per buttarla in caciara come fa Salvini”.

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