Zaki, nuova udienza a Mansura: rischio carcere per lo studente

Patrick Zaki, nella giornata di oggi è prevista una nuova udienza a Mansura: lo studente rischia il carcere 

Oggi nuova e nona udienza
Patrik Zaki (Ansa Foto) Notizie.com

Nelle prossime ore, in Egitto, ci sarà la nuova udienza del processo che riguarda Patrick Zaki. Si tratta della nona seduta che si verificherà. C’è grande attesa, a Mansura, per la decisione da parte dei giudici. Secondo quanto riportano alcune fonti locali pare che lo studente italo-egiziano rischi grosso. Ovvero il cercare, per almeno cinque anni. Le accuse contro di lui sarebbero diffusione di notizie false. A quanto pare, però, nella giornata di oggi è prevista solamente la presentazione che riguardano gli “atti della difesa”.

Non solo: secondo quanto riporta il capo della squadra di avvocati, ovvero la signora Hoda Nasrallah, pare che non è così sicuro che ai legali venga consentito di proseguire con le arringhe. Le stesse che erano state interrotte nella scorsa udienza che si era verificata il 29 novembre del 2022. Fino a questo momento, però, il giudice può comunque avere il potere di pronunciare una sentenza in qualsiasi tipo di momento.

Patrick Zaki, oggi nona udienza: rischia fino a cinque anni di carcere

Oggi nuova e nona udienza
Patrick Zaki (Ansa Foto) Notizie.com

Ricordiamo che il ricercatore si trova a piede libero dall’8 dicembre del 2021. Dopo che lo stesso era stato, per ben 22 mesi, sotto custodia cautelare in carcere. Con accuse ritenute gravi dalle autorità egiziane per aver condiviso, sul suo account Facebook, alcune informazioni. Attualmente si trova ancora sotto processo dalla Corte della Sicurezza dello Stato per i reati minori della sua città (Nilo). In particolar modo per un articolo, scritto nel 2019, è imputato in cui prendeva le difese dei copti (processo datato settembre 2021). In quella occasione teneva presente le persecuzioni da parte dell’Isis negli anni precedenti.

Non solo: almeno due casi di discriminazione sociale e giuridica. Nonostante sia ritenuto libero, ha comunque un divieto di espatrio che non gli consente di poter lasciare l’Egitto. Il suo caso, come quello della morte di Giulio Regeni, è stato definito una rilevanza politica nei rapporti che ci sono tra l’Italia e l’Egitto. In seguito a questa udienza (proprio come in tutte le altre) si dovrebbero portare dei diplomatici italiani ed anche quelli di altri Paesi. In seguito ad un monitoraggio europeo di processi rilevanti per il rispetto dei diritti umani in Egitto. Si attendono aggiornamenti direttamente dal Paese della Repubblica Araba.

Impostazioni privacy