La seconda serata del Festival di Sanremo ha visto anche l’esibizione molto contestata di Fedez. Il deputato Mollicone ha duramente attaccato il cantante.
Continua a far discutere l’esibizione di Fedez durante la seconda serata del Festival di Sanremo. Il cantante, ospite della nave da crociera che accompagna orma da due anni la kermesse canora, ha duramente attaccato alcuni esponenti del governo ed anche la Rai ha preso subito le distanze da lui.
Ad attaccare il cantante milanese è stato anche il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone. “Secondo me la canzone è semplicemente brutta – ha detto all’Adnkronos il presidente della Commissione Cultura della Camera – poi, per quanto riguarda gli attacchi agli esponenti dell’esecutivo, penso che la definizione più giusta Fedez se la sia data da solo: comunista col Rolex. Cerca il martirologio, ma non saremo noi a darglielo“.
L’esibizione di Fedez ha sicuramente fatto molto discutere prima sui social e poi nella conferenza stampa del giorno dopo. E proprio qui Stefano Coletta, direttore Intrattenimento di prime time, ha preso le distanze da quanto successo nella serata di ieri. “Come rappresentate di servizio pubblico mi dissocio dall’attacco del cantante al viceministro. Ritengo che la libertà sia un diritto sacrosanto, ma quando di va sugli attacchi personali si supera il limite. Queste atteggiamenti il servizio pubblico non può accettarli“, le parole di Coletta, citate da La Repubblica.
Nonostante questo, non sono previste delle particolari punizioni nei confronti del cantante milanese. L’artista sarà regolarmente sul palco nella serata dei duetti.
Anche Amadeus in queste ultime ore ha affrontato la vicenda Fedez. “Io non amo fare il controllo – ha detto a Fanpage il direttore artistico di questo Festival – il mio compito è quello magari di organizzare un numero come per esempio fatto con Morandi, Ranieri e Albano. Per quanto riguarda i discorsi, io sono per la libertà di parola e questa continuerà ad esserci nel mio Sanremo. Poi naturalmente ognugno deve assumersi la responsabilità di quello che dice. Lui in co-conduzione? Non ho ancora pensato al prossimo anno. Da lunedì inizieremo a valutare il tutto“.