È arrivato l’ultimo trucchetto per svuotare i conti, le vittime possono essere ingannate anche con un semplice sms sul proprio smartphone
Negli ultimi mesi, complice anche la pandemia, stiamo assistendo a un consistente aumento delle truffe online che, per cercare di sorprenderci, hanno aggiornato il loro modus operandi all’attualità. Oramai siamo attaccati da tutti i lati: sms, email, messaggi WhatsApp, siti internet, in qualsiasi modo, senza prestare la giusta attenzione ci possiamo ritrovare con una sgradevole sorpresa.
L’ultimo esempio arriva direttamente dalle cronache: una donna di Catania ha visto prosciugato il suo conto corrente di quasi novemila euro a causa di semplici sms inviati apparentemente dall’azienda del suo conto ma che, in realtà, nascondeva un vero e proprio attacco informatico. Lasciandola letteralmente senza un euro.
La truffa online corre veloce
Gli ultimi due anni, insieme alla pandemia da Covid-19, hanno portato un considerevole aumento della criminalità informatica, è infatti aumentato il numero di violazioni riguardanti le truffe online. La nuova abitudine dilagante degli acquisti online ha fatto si che gli hacker truffatori abbiano affinato le loro tecniche per rubare i famosi codici con i quali accedere ai nostri conti bancari. Milioni di utenti hanno già ricevuto negli ultimi mesi, sui loro dispositivi, messaggi riguardanti finte consegne di Amazon o del corriere Bartolini che, in realtà, rimandavano a link fraudolenti in grado di rubare i dati sensibili e introdursi nei sistemi di password, conti correnti e quant’altro. Bastava aprire quei link e il furto dei nostri dati era automatico con tutte le conseguenze del caso. Ma l’ultima in ordine di tempo è quella chiamata spoofing e arriva all’ignaro utente via sms. Lo spoofing, dal verbo inglese “to spoof“, consiste nell’atto di “falsificare” un mezzo di identificazione digitale, o spacciarsi per un’altra persona.
Come funziona lo spoofing
Lo spoofing, infatti, è una truffa informatica che può arrivare sui nostri device in molti modi diversi, dalla falsificazione del numero IP, quello che identifica un dispositivo in una rete, fino al numero di telefono. I presupposti di base della truffa, dunque, sono sempre gli stessi: la falsificazione dell’identità. Ed è proprio in questa maniera che opera l’SMS spoofing, una delle truffe digitali più diffuse anche al giorno d’oggi, nonostante in questo momento gli SMS sono sempre meno usati. Il truffatore nasconde la propria identità fingendo di essere una fonte affidabile, tipo il proprio operatore telefonico, la propria banca, il solito corriere per la consegna dei pacchi e così via, per ottenere accesso a informazioni riservate e dati sensibili. I modi sono diversi: sms, email, ma anche siti web “credibili”.
Come fare a riconoscere una truffa? Uno dei metodi più immediati per comprendere se siamo vittime di spoofing o meno è cercare di risalire al mittente senza cliccare sui link che ci vengono proposti. Sia via mail che per sms, infatti, se si clicca su chi ci invia la notifica si può scoprire facilmente il vero numero o indirizzo di posta elettronica. A quel punto si può notare come si tratti di numeri e mail del tutto fasulle perché non contenti il vero indirizzo di banche o di altre aziende note.
