Cassiere gravemente ferito a Roma: stupore per le modalità e gli aggressori

Brutale aggressione nella capitale: l’indagine ha portato i Carabinieri ad individuare gli aggressori ma la vicenda genera scalpore.

Il cerchio sembra stringersi e i Carabinieri hanno individuato i due responsabili di una aggressione che genera scalpore a Roma. I fatti risalgono al 10 gennaio, e sono avvenuti all’interno di un minimarket nella zona Anagnina. 

Carabinieri Roma
Intervento a Roma dopo l’aggressione al cassiere di un minimarket (Ansafoto) Notizie.com

Il cassiere di un negozio è stato rapinato da parte dei due aggressori, che approfittando di un momento di distrazione e con la scusa di pagare una bottiglietta d’acqua, hanno iniziato a colpirlo ripetutamente al volto. Una volta a terra, l’uomo, originario del Bangladesh, è stato massacrato a colpi di pietra. Sarebbero stati circa 30 i colpi inferti all’uomo, in una aggressione brutale in cui sarebbero stati strappati anche i capelli al 50enne, inerme sul pavimento. Poi la fuga col bottino di circa 300 euro e l’indagine dei Carabinieri, che hanno individuato due giovanissimi dopo una lunga serie di ricostruzioni effettuate grazie alle telecamere di sorveglianza.

Brutale aggressione a Roma: in manette due studenti

Ucciso uomo in ristorante
Carabinieri (Ansa Foto)

Hanno 14 e 15 anni i due studenti fermati e arrestati per l’aggressione compiuta il 10 gennaio nel minimarket di Anagnina. I colpi inferti al cassiere gli hanno creato lesioni gravi, e i video hanno permesso ai militari della Tenenza di Ciampino di individuare i due giovani. Nelle ricostruzioni è emerso che dopo l’aggressione sarebbe stato utilizzato un autobus di linea per allontanarsi dalla zona, e il giorno dopo, entrambi, sono stati rintracciati. 

I Carabinieri li hanno trovati in possesso di diverse dosi di hashish e 160 euro in contanti, ma dopo il fermo i giovani hanno rispedito al mittente le accuse. I militari hanno quindi deciso di portare avanti l’indagine con una approfondita perquisizione all’interno delle abitazioni, nella quale sono stati individuati gli stessi vestiti utilizzati durante la rapina, alcuni dei quali con evidenti tracce di sangue. La Procura presso il Tribunale dei Minori di Roma ha quindi richiesto ed ottenuto la convalida del fermo per gli indagati che ora sono stati collocati all’interno di una comunità. Il cassiere ha invece riportato lesioni alla testa e al viso che sono state giudicate guaribili in 30 giorni dal personale medico.

 

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