Juventus, manovra stipendi: i pm sicuri su decisione di Ronaldo

Juventus, inchiesta sulla manovra relativa agli stipendi ed accordi tra calciatori: per i pm c’è la certezza sulla decisione che vede come protagonista l’ex calciatore bianconero, Cristiano Ronaldo 

Per i pm il calciatore non firmò
Cristiano Ronaldo (Foto LaPresse) Notizie.com

Un fine settimane che sicuramente la Juventus ed i suoi tifosi faranno molta fatica a dimenticare, Nella serata di ieri, infatti, è arrivata la decisione da parte della Corte Federale d’Appello in merito all’inchiesta relativa alle plusvalenze. I bianconeri sono stati penalizzati di 15 punti in classifica, da attuare in questa stagione. Tutti prosciolti, invece, gli altri club che erano stati indagati. Una decisione che, ovviamente, ha fatto infuriare molto i sostenitori della ‘Vecchia Signora’ e la stessa dirigenza che intende avere chiarezza in merito. Anche se le vicende che li vedono come protagonisti non finiscono affatto qui.

Arrivano delle importanti novità in merito all’inchiesta sulla “manovra degli stipendi”. Tra i protagonisti anche l’ex calciatore proprio della Juventus, Cristiano Ronaldo (ora in Arabia Saudita all’Al-Nassr). Di lui, però, parleremo più avanti e con molta più calma. Tutto partì da una grossa “ingenuità” commessa dall’attuale terzino destro della squadra, Juan Cuadrado. Lo stesso che, a penna, compilò uno spazio che doveva rimanere in bianco. Non solo: anche la “lieve difformità” nella firma Da Silva. Proprio come se il calciatore fosse stati chiamato a ripetersi.

Proprio da queste sfumature che si trovano nei documenti recuperati (dalla guardia di finanza) che la stessa Procura sta cercando di fare chiarezza. Ricordiamo che a marzo del 2020, in piena pandemia Covid, il club annunciò una intesa con i giocatori che prevede la rinuncia a quattro mensilità. Per i pm, però, una quota slittò ad un esercizio di bilancio successivo. I due accordi erano stati stabiliti nello stesso periodo. La Juve, però, depositò le scritture di “riduzione” nel mese di maggio. Le “integrazioni”, invece, in quel di luglio. In quei tempi la società potette registrare, al bilancio del 30 giugno, solamente il risparmio sugli stipendi.

Anche nella stagione successiva questa manovra venne applicata, ma con delle piccole modifiche. Ai calciatori venne garantito il rimborso. Anche nel caso in cui fossero stati ceduti. Con la formula dell’incentivo all’esodo. Solamente 9/17 furono scritture integrative depositate. A volte firmavano i calciatori, altri agenti. In alcuni casi anche avvocati di fiducia. Ed è proprio qui che entra in scena il fuoriclasse portoghese.

Juventus, manovra stipendi: per i pm Cristiano Ronaldo non firmò

Per i pm il calciatore non firmò
Cristiano Ronaldo (Foto LaPresse) Notizie.com

Proprio il calciatore inquadrato in foto decise di affidarsi a Joao Felix Nogueira. La Juventus inviò una lettera al portoghese. Una formula “standard”: “Facciamo seguito alle intese intercorse e uniamo alla presente…“. Stesso discorso vale anche per il centrocampista, Adrien Rabiot. Anche se, per gli stessi magistrati, per CR7 fanno molto discutere i continui riferimenti dei dirigenti a una carta.

Proprio questa che non sarebbe mai dovuta uscire fuori. Tanto da etichettarle come “una scrittura che aveva in mano”. I pm sono certi che i famosi 19 milioni li doveva ricevere come “incentivo all’esodo”. In un documento interno della società (20 settembre 2021) si legge che il calciatore lasciò Torino senza farne parola. L’allora presidente, Andrea Agnelli, consigliò di aspettarlo e di “non rincorrerlo“.

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