Morte Martina Scialdone: è giallo nel femminicidio di Roma

Femminicidio Martina Scialdone, è sempre più giallo in merito all’uccisione da parte dell’avvocato da parte del suo compagno che l’ha sparata all’esterno di un locale

Femminicidio Roma
Martina Scialdone (Ansa Foto) Notizie.com

E’ diventato un vero e proprio giallo la notizia che riguarda l’uccisione da parte di Martina Scialdone. Ovvero la donna uccisa, nella serata di venerdì, dall’ex compagno Costantino Bonaiuti nel ristorante ‘Brado’ in via Amelia al Tuscolano. In particolar modo si è parlato della presunta malattia di quest’uomo Tanto è vero che molti giornali vociferavano del fatto che avesse un tumore ai polmoni. A voler fare chiarezza in merito ci ha pensato direttamente il suo avvocato, Domenico Pirozzi. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista al quotidiano ‘La Stampa‘. Sulla malattia, però, ha voluto fare chiarezza ed allo stesso tempo smentire che il suo assistito sia malato. L’avvocato ha raccontato che l’omicida è depresso ed allo stesso tempo amareggiato per quello che ha fatto negli ultimi giorni.

Anche se l’uomo, 61enne ingegnere e sindacalista dell’Enav, si trovava a lavorare nella sua abitazione in smart working. Proprio per via della sua malattia. A confermarlo i suoi stessi colleghi che hanno parlato addirittura di lunghe sedute di chemioterapia. Nella sua abitazione, le forze dell’ordine, hanno scoperto un vero e proprio arsenale. Armi tutte detenute regolarmente: quattro pistole e due fucili da caccia. Nel frattempo continuano le indagini condotte dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e la pm Daniela Cento. Nelle prossime ore ci sarà l’udienza della convalida per l’arresto. Nonostante fosse separato, conviveva con la moglie. Al poligono di Fidene si esercitava per andare a sparare. I suoi vicini di casa lo descrivono come una persona tutt’altro che socievole, ma violenta e abbastanza irascibile.

Femminicidio Martina Scialdone, il giallo delle chiamate al 112

Femminicidio Roma
Polizia (Ansa Foto) Notizie.com

Tanto è vero che ad un proprietario di una Mercedes lo avrebbe minacciato in questo modo, per via del suo sfrecciare: “Non mi scocciare altrimenti ti sparo“. Nel frattempo anche il ristorante ha smentito di aver cacciato dal locale la donna dopo la prima aggressione. A quanto pare i due erano entrati nel locale alle 21 per consumare la cena. Quest’ultima finita alle 23. Successivamente sono partiti i primi litigi. Alle 23:17 il messaggio Whatsapp di lei alla donna. Alle 23:30 l’uccisione della stessa.

Un colpo di una semiautomatica calibro 45. Questo è quello che fa sapere il quotidiano ‘Il Messaggero‘. Il giornale, però, parla di due richieste di aiuto al 112. La prima riguardante una lite nel locale, mentre la seconda alle 23:38 dopo lo sparo. Nella giornata di oggi, intorno alle 18:30, ci sarà una fiaccolata tra via Amelia e via Tuscolana, organizzato dal Centro antiviolenza di via Fortifiocca, per ricordare la donna uccisa e tutte le vittime di femminicidio.

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