The Fablemans, Spielberg si confessa con Martin Scorsese sul suo nuovo capolavoro!

Il nuovo film di Steven Spielberg ha già iniziato ad incantare il mondo e lui ne ha discusso con Martin Scorsese.

Il 22 Dicembre è uscito The Fablemans, il nuovo chiacchierassimo film di Steven Spielberg. Il leggendario regista statunitense, durante una lunga chiacchierata con lo stimato collega Martin Scorsese, ha parlato del film e delle sue origini.

La pellicola è in tutto e per tutto un’autobiografia del regista de Lo Squalo (1975), in cui viene analizzato il suo affascinante percorso di innamoramento alla settima arte. Con The Fablemans Spielberg ci racconta la vita di Sammy Fabelman (Gabriel LaBelle) e del suo rapporto con l’infanzia, l’adolescenza e i suoi genitori Burt (Paul Dano) e Mitzi (Michelle Willliams).

In particolare possiamo notare un’evidente focalizzazione sul personaggio della madre, a cui Steven deve molto della sua dimensione creativa e intorno al quale il film dedica gran parte della propria indagine emotiva.

Le confessioni fatte a Scorsese

La chiacchierata con Martin Scorsese ha permesso al regista di Prova a prendermi (2001) di raccontare la genesi del progetto: “Mia madre ed io abbiamo avuto un segreto per molto tempo, e mia madre mi diceva sempre: ‘Accidenti Steve, questo sarebbe un film davvero fantastico. Perché non fai quella mossa un giorno o l’altro? Quindi l’ho fatta venire da me e da un lato avevo lei, dall’altro lato Tony Kusher [co-sceneggiatore del film], che aveva sentito le storie e stava davvero spingendo per farlo”. 

Spielberg ha poi proseguito, raccontando come la morte dei genitori gli diede una spinta in più per proseguire il progetto di scrittura del film, tuttavia la pandemia del covid avrebbe giocato un ruolo fondamentale nella scelta di andare fino in fondo: “non avevo nessuna intenzione di farla… e sarei stato felice di metterla in un cassetto da qualche parte. Ma il Covid mi ha dato tanto tempo per pensarci”. Un passo importante per Spielberg, che ha sempre trattato i propri traumi infantili con squisite allegorie e sottotesti, senza mai entrare nello specifico: “Sono stato molto riservato riguardo alla mia vita privata e non l’ho mai resa pubblica fino ad ora”.

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