Somalia, cade meteorite: una ‘doppia nuova’ scoperta dalla scienza

Negli ultimi giorni la notizia della cadute di un meteorite sulla Somalia. La scienza annuncia una ‘doppia nuova’ scoperta 

Meteorite caduto in Somalia, scoperta a dir poco assurda
Meteorite caduto in Somalia (screenshot video YouTube)

Oramai nel Paese non si sta parlando d’altro se non di questa impressionante scoperta. Negli ultimi giorni la caduta del meteorite in Somalia ha fatto molto rumore. A quanto pare sono stati identificati due minerali dal peso di 15,2 tonnellate. Nulla di strano direte voi, ma le novità non sono affatto finite qui. Si tratta di due minerali che, fino ad ora, non si erano mai visti prima sulla faccia della Terra. Tanto è vero che si piazza nella nona posizione di quelli che sono stati trovati sul pianeta.

Ad annunciarlo ci ha pensato direttamente uno degli esperti in materia. Si tratta del professor Chris Herd. Quest’ultimo lavora all’Università dell’Alberta in Canada. Insieme alla sua equipe ha ricevuto un campione di roccia. Tanto è vero che, sotto la lente del microscopio, ha scoperto un qualcosa di incredibile. Ovvero che alcune parti del campione non potevano essere identificate. Tanto è vero che ha chiesto aiuto al suo collega, il professor Andrew Locock (ovvero il capo del laboratorio di microsonde elettroniche).

Somalia, cade meteorite: scoperti due nuovi minerali

Meteorite caduto in Somalia, scoperta a dir poco assurda
Meteorite caduto in Somalia (screenshot video YouTube)

Ovviamente vi starete chiedendo di cosa si trattino. Sono due fosfati del ferro. Anche se non è affatto escluso che ce ne possa essere un terzo. L’emittente televisiva ‘CNN‘ ha annunciato, quindi, l’esistenza di un nuovo e possibile minerale. Tanto è vero che già gli hanno dato un nome. Il primo è stato chiamato “Elaliite“. In onore sia del meteorite sia del nome in cui è stato ritrovato nella città (‘El Alì’).

Mentre il secondo è stato chiamato “Elkinstantonite“. In onore della vicepresidente dell’iniziativa interplanetaria dell’Università dell’Arizona, Lindy Elkins-Tanton. Per gli amanti della Nasa non è un nome nuovo visto che si tratta della prima investigatrice “Psyche” (lancio previsto entro il primo ottobre del nuovo anno). Una scoperta che si sta, man mano, diffondendo nel mondo della scienza.

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