Iran, polizia spara a posto di blocco: uccisa 12enne

Una dinamica identica a quella che lo scorso 16 novembre ha portato alla morte di Kian Pirfalak, bambino di 9 anni

Una situazione sempre più drammatica e fuori controllo. In Iran non si smette di protestare e il regime risponde sempre in maniera più violenta e drammatica. Il mondo guarda inerme e, oltre a indignarsi fa poco o nulla per cercare di trovare una soluzione. A morire per le strade ancora un bambino vittima della violenta repressione scatenata dal regime iraniano contro le proteste in corso da mesi in Iran.

Raisi Qatargate
Le proteste in Iran non si placano come la durezza del regime (Ansa)

Secondo quanto denuncia sui social ‘Iran True’, Saha Etebari una bambina di 12 anni, è rimasta uccisa quando agenti in borghese hanno sparato contro l’auto a bordo della quale viaggiava con la famiglia nella provincia di Hormozgan.

Continuano le impiccagioni: due uomini uccisi

Iran
Attivisti iraniani (Ansa)

Una dinamica identica a quella che lo scorso 16 novembre ha portato alla morte di Kian Pirfalak, bambino di 9 anni ucciso dagli agenti che hanno sparato contro l’auto della famiglia, ferendo in modo grave il padre del piccolo.

In Iran due uomini condannati per omicidio, Elias Raisi e Ayoub Rigi, sono stati impiccati sabato a Zahedan, nella provincia del Sistan-Baluchestan. Uno dei due aveva commesso un omicidio durante una lite familiare due anni fa, mentre l’altro aveva ucciso a colpi di arma da fuoco un uomo con il quale aveva problemi personali. L’esecuzione è stata eseguita dopo che le famiglie delle vittime hanno rifiutato la clemenza e chiesto l’applicazione della Qesas, la punizione islamica dell'”occhio per occhio”.

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