Cartelle esattoriali, stralcio e rottamazione: ecco le novità

Cosa cambia con la nuova manovra economica per le cartelle esattoriali: ecco le novità su stralcio e rottamazione.

Da qualche giorno è stata resa nota la manovra economica del nuovo Governo Meloni che riguarda la prima legge di bilancio: tra le tante novità anche quella che riguarda la rottamazione e lo stralcio delle cartelle esattoriali.

Cartelle esattoriali
Cartelle esattoriali, foto fonte Pixabay. Notizie.com

Nell’attesa che il tutto venga approvato da Camera e Senato, nell’incontro del 30 Novembre, la stessa Presidente del Consiglio ha precisato come questa decisione ha l’obiettivo di “mettere mano a una parte dei 1.132 miliardi rimasti nel cassetto, parte dei quali non saranno mai riscossi”. Ma entriamo nello specifico della questione e scopriamo in modo dettagliato tutte le novità che aspettano gli italiani per i prossimi mesi.

Cartelle esattoriali: tutto quello che c’è da sapere

Tanto per cominciare tutte le cartelle registrare entro il 2015 e inferiori a 1000 euro verranno eliminate: “Sono automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015″ questo quanto riportato sul testo della manovra.

Discorso diverso per quelle che hanno un importo superiore, in questo caso l’unica cosa da poter fare è quella di chiedere la dilazione in cinque anni. Per quanto riguarda invece la riscossione: le cartelle esattoriali consegnate dopo il 1° gennaio 2016 andranno pagate interamente, pero senza alcuna sanzione o interesse. Il saldo si potrà fare entro cinque anni per un massimo di diciotto rate o in una soluzione unica; per potere aderire e rientrate nella rottamazione-quater il limite massimo è quello del 30 Aprile 2023. Il pagamento potrà avvenire tramite domiciliazione bancaria o del conto corrente oppure con delle modalità già gestite dall’agente della riscossione nella comunicazione inviata al debitore.

Cartelle esattoriali, foto fonte Pixabay. Notizie.com

Infine, tutti i debiti con il fisco che per il momento non sono ancora diventate delle cartelle esattoriali ma che hanno comunque superato la scadenza del pagamento: subiranno una sanzione del 5%. Nota bene: nel caso in cui ci siano state delle comunicazioni da parte del Fisco parlando di alcuni scostamenti tra quanto dichiarato e quanto versato, allora l’eventuale sanzione scende dal 5% al 3% e la rateizzazione potrebbe scendere dai 5 ai 2 anni.

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