The Menù, ecco la recensione di un thriller che riuscirà a stupirvi | NO SPOILER

The Menù è il nuovo thriller diretto da Mark Mylod, con protagonisti Nicholas Hoult, Anya Taylor-Joy e il sempreverde Ralph Finnes, in uscita oggi 17 Novembre 2022.

Presentato in anteprima alla diciassettesima festa del cinema di Roma, The Menu è il nuovo lungometraggio diretto da Mark Mylod, con protagonisti Nicholas Hoult e Anya Taylor-Joy. I due giovani attori vestono i panni di Tayler e Margot, graziosa coppia intenta a immergersi per una sera nell’elitario mondo dell’alta gastronomia.

Anya Taylor-Joy e Nicholas Hoult in The Menu

Dei due il vero appassionato è senza dubbio Tayler, che infatti inviterà Margot ad accompagnarlo durante un’esclusiva degustazione, alla scoperta del raffinatissimo Hawthorn Restaurant e, più in particolare, del nuovo misterioso menù di Julian Slowik, rinomato chef interpretato da un maestoso Ralph Finnes.

Un film politco travestito da thriller commerciale

Una volta sbarcati nella splendida isola privata in cui è situato il prestigioso ristorante, i commensali – tutti appartenenti ad un’agiata classe sociale – prenderanno posto al proprio tavolo e, dopo pochi istanti, una sapiente regia inizierà a instillare i primi dubbi nella mente dello spettatore. Il vero protagonista del film, infatti, è l’enigmatico menù dello chef, le cui numerose portate scandiranno con particolare precisione i vari capitoli del lungometraggio.

Portata dopo portata, presentazione dopo presentazione, i clienti – e gli stessi spettatori – impareranno a conoscere la magnetica personalità di Julian Slowik, in un progressivo percorso di comprensione del significato del personalissimo menù. Il tutto risulta squisitamente messo in scena e valorizzato dalle puntuali interpretazioni dei suoi attori protagonisti.

Tuttavia, ciò in cui The Menù riesce davvero a stupire è proprio nel suo estrinsecare con efficacia una morale sorprendentemente polemica nei confronti della società contemporanea: l’illusoria obiettività della critica dell’arte, l’incontrollata mercificazione dell’arte da parte del sistema capitalistico, l’ossessiva ricerca della perfezione e l’alienazione dei lavoratori sono alcuni dei temi principali di una pellicola inaspettatamente riflessiva, della quale, al termine della visone in sala, non rimane soltanto la bontà di un’ineccepibile componente thriller, ma anche quella piacevole sensazione di aver fruito di un prodotto audiovisivo capace di porre dei quesiti al proprio pubblico. The Menù non ha la presunzione di rispondere a tali quesiti, tuttavia riesce magistralmente nel nobile intento di inserirli elegantemente all’interno di un film apparentemente concepito per divertire, che in realtà riesce a fare decisamente di più.

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