Woody Allen sulla cancel culture: “E’ la stupidaggine di questa generazione!”

Woody Allen è da sempre un provocatore e, anche a 86 anni, continua la sua perpetua critica alla società moderna 

Al lavoro per il suo 50esimo film, Woody Allen, nel corso di un’intervista ai microfoni di Abc Spagna, ha voluto lanciare una delle sue ficcanti dichiarazioni sulla società contemporanea, di cui è da sempre un fine osservatore e analista.

L’invidiabile elasticità culturale di Allen gli permette da sempre di percorrere innumerevoli sentieri tematici nel corso delle due interviste e, anche in questo caso, il regista newyorkese ha affascinato il proprio uditorio virtuale toccando molteplici argomenti, dalla controversa relazione con Mia Farrow al declino dell’odierno cinema americano (“Ci sono ancora dei bei film, ci sono sempre dei film meravigliosi, ma sembra che siano molto meno rispetto a prima”).

L’attacco alla Cancel Culture

La conversazione è poi scivolata sulle rinnovate sensibilità dell’occidente e più in particolare sulla ‘Cancel Culture’: “Bene, come saprete la razza umana si è costantemente comportata in modo stupido nel corso della storia. In questo caso, la Cancel Culture è la stupidata di questa generazione. Prima o poi il tempo passerà, ci guarderemo indietro e succederà quello che è successo dopo l’era McCarthy. Ce ne vergogneremo. E ci diremo: ‘Mio Dio, ma c’erano davvero persone che si comportavano così, e c’erano altre persone che lo tolleravano? Si tollerava che gli insegnanti venissero licenziati, gli scienziati screditati, gli attori inseriti nelle liste nere? Le persone impiegheranno del tempo per rendersene conto, ma succederà”.

L’esempio del maccartismo mi sembra ottimo: tutti venivano additati come comunisti. Se ascoltavi musica popolare, eri comunista. Fu qualcosa di completamente ridicolo. E poi, ad un certo punto, le persone se ne sono rese conto. Oggi ci sono già molte persone che considerano la Cancel Culture per quello che è: un imbarazzo”. Sebbene il parallelismo con il maccartismo ci appaia eccessivamente coraggioso, non possiamo che riconoscere il fascino di un tema più attuale che mai.

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