Whatsapp, sicuri che controllare il telefono dei propri figli sia legale?

Siamo sicuri che i genitori o i tutori possano controllare il telefono dei propri figli e scavare nelle chat di Whatsapp? Ecco la risposta che stavate aspettando in merito a questa vicenda molto particolare e allo stesso tempo delicata

Diciamoci la verità: la preoccupazione che abbiamo nei nostri figli è molta. Specialmente quando non sappiamo, assolutamente, cosa c’è nel loro telefono. Non conosciamo nulla delle loro conversazioni, con chi parlano e soprattutto chi telefonano. La voglia di un genitore, di controllare quello che fa il proprio figlio, è molta. Non tanto per quello che fa, ma per le brutte compagnie che potrebbe frequentare o altro. Invadere la privacy di un figlio, in questi casi, è giusto o sbagliata?

E' legale controllare il Whatsapp dei vostri figli?
Whatsapp (Ansa Foto)

In questo caso, però, bisogna fare molta chiarezza visto che esistono due tipi di privacy: la prima riguarda il singolo individuo, mentre dall’altra la necessità di un genitori di controllare i propri figli da situazioni di pericolo e disagio. Per capire se è legale o meno bisogna rievocare delle sentenze e leggi che riguardano proprio questo ambito. Per il tribunale italiano che per l’Europa è responsabilità dei genitori se un minore si mette in pericolo nel web. La risposta più ovvia è una sola: quella di insegnare agli adulti il funzionamento delle tecnologie.

Per chi non lo sapesse, inoltre, Whatsapp è stato reso vietato ai minori di 16 anni. Nel 2006 la Cassazione ha confermato il principio secondo cui i minorenni necessitano di una particolare tutela in rete. Sentenze che sono state confermate sia nel 2012 che nel 2020 da diversi tribunali (Teramo e Parma): i genitori sono obbligati a controllare i propri figli minori nell’utilizzo dei social. In questo caso anche di Whatsapp.

Whatsapp, perché controllare il cellulare dei figli è legale?

E' legale controllare il Whatsapp dei vostri figli?
Whatsapp (Ansa Foto)

Un problema che non riguarda solamente il nostro paese, ma anche altri. Il tutto, però, deve avvenire attraverso una serie di competenze digitali che la popolazione adulta deve ottenere sulle nuove tecnologie per seguire, passo passo, i giovani “digitali”. Per coloro che non risiedono in Europa il limite di accesso all’app è di 13 anni.

Se si va a creare un account Whatsapp se non si ha compiuto 16 anni (in Europa) vale a dire violare il regolamento. Un qualcosa che può essere segnalata la presenza di un minore a 16 anni su Whatsapp attraverso una mail dove bisogna fornire documentazioni e informazioni sull’età del minore. Poi si passerà alla disattivazione dell’account in maniera ufficiale. Solo quando avrà compiuto quell’età potrà essere riattivato.

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