Vaiolo delle scimmie, arrivano i vaccini: ecco chi può farlo

Dopo i tanti casi che si sono registrati in queste ultime settimane arrivano le prime dosi e le prime disposizioni

Arriva la soluzione per il vaccino delle scimmie, chiamato così erroneamente, ma almeno la gente sa di cosa si sta parlando. A seguito dell’arrivo della prima tranche di donazione del vaccino antivaiolo Jynneos, da parte della Commissione Europea, si è stabilito di suddividere le dosi di vaccino attualmente disponibili tra le Regioni con il più altro numero di casi segnalati ad oggi. E’ quanto dispone una circolare del ministero della Salute, che assegna dunque duemila dosi alla Lombardia, 1.200 al Lazio, 600 all’Emilia Romagna e 400 al Veneto.

Arriva il vaccino per il vaiolo delle scimmie (foto Ansa)

Inoltre, come richiesto, in attesa della successiva tranche di donazione (attualmente prevista per la seconda metà di agosto) sarà messa da subito a disposizione, per le regioni e pubbliche amministrazioni che ne facciano richiesta, una quota di dosi (multipli di 20 fino a 60 dosi). Una quota di vaccino resterà stoccata presso il ministero della Salute, per eventuali emergenze, si legge nella circolare.

Ecco la lista delle persone che potranno fare il vaccino

Vaiolo scimmie
Ecco tutti i casi del vaiolo delle scimmie registrati in tutto il mondo fino ad ora © Ansa

Il ministero della Salute esclude per il momento una vaccinazione di massa, limitandola alle categorie a rischio. “Al momento, la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa. Tenuto conto dell’attuale scenario epidemico e della limitata disponibilità di dosi, le prime categorie alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione, sono individuate tra: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus

Persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (Msm), che rientrano nei seguenti criteri di rischio: storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; e/o partecipazione a eventi di sesso di gruppo; e/o partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; e/o recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno); e/o abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche”

Impostazioni privacy