Tamponamenti su strada, quando la ragione (etica) viene battuta dal torto

Capita spesso di essere protagonisti di un tamponamento, causato o subito: ecco alcuni casi in cui la ragione etica ‘va contro’ il Codice della Strada

Il Codice stradale parla chiaro: si verifica un tamponamento auto quando la parte anteriore di una vettura in movimento, proveniente da dietro, urta la parte posteriore di un’altra vettura che procede della stessa direzione di marcia. Ciò tendenzialmente avviene per il mancato rispetto della distanza di sicurezza.

tamponamento strada

Alla luce di questo l’attribuzione della responsabilità è sempre, o quasi, a carico dei veicolo che tampona. Questo è un tipo di incidente, purtroppo, molto gettonato, soprattutto in città, nelle ore di punta: tolta però la teoria, andiamo a vedere nel caso specifico quando evitare un tamponamento non è possibile e la colpa non sempre è di chi arriva a toccare il veicolo davanti.

Tamponamenti, ecco le manovre maldestre che ‘discolpano’ chi tampona

Partendo quindi dal presupposto che l’automobilista che tampona ha sempre torto e che la distanza di sicurezza è fondamentale su strada, inoltre prudenza e massima attenzione non sono mai troppe quando ci si mette alla guida, ci sono anche delle occasioni in cui chi tampona non può evitare l’impatto.

Parliamo di inserimenti azzardati da una corsia all’altra senza guardare, di frenate brusche: tutte manovre maldestre che, pur essendo ligi al Codice Stradale, non è facile evitare. Così il tamponato  praticamente ‘subisce’ il danno. Poi, stando alle regole in vigore, è estremamente complicato spiegare e soprattutto dimostrare la quasi totale estraneità dei fatti o comunque la possibilità di evitare l’urto: ecco quindi che il torto prende il sopravvento sulla ragione (etica) di colui che, involontariamente, crea il sinistro.

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