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Separazione Blasi-Totti, la dr.ssa Bolzan: “Ecco perché hanno reazioni psicologiche diverse”

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Arianna Di Pasquale

Uno dei temi caldi dell’estate è quello legato alla fine del matrimonio di una delle coppie più amate della tv, Bolzan: “Possono esserci livori e fraintendimenti

Attraverso dei comunicati resi noti nei giorni scorsi, Ilary Blasi e Francesco Totti hanno annunciato la fine del loro matrimonio. Tra lo sgomento generale, i due ora stanno tornando gradualmente alla vita di tutti i giorni, manifestando in maniera opposta i propri stati d’animo. A proposito di questo è intervenuta in esclusiva ai microfoni di Notizie.com la celebre criminologa Flaminia Bolzan, volto noto anche della tv. Con lei siamo andati nel dettaglio di ciò che può accadere alla psiche nel momento della separazione, cercando di capire quali elementi portano la mente a reagire in maniera diversa.

Nel bel mezzo del gossip al momento è quindi finita una delle coppie più seguite del panorama italiano e la dottoressa spiega quanto il lavoro media può influire a livello mentale sul recupero post-separazione: “L’attenzione mediatica nel caso dell’elaborazione psicologica di una separazione può giocare un ruolo di spicco perché, come è ovviamente intuibile, va ad amplificare la gamma di emozioni che si sperimentano. Inoltre, può dare adito a fraintendimenti e livori che, viceversa, potrebbero essere gestiti meglio nell’intimità di una relazione che non prevede la gestione di ulteriori variabili“.

Ilary Blasi e Francesco Totti (Ansa)

Nello specifico, sul web la Blasi posta solo foto con i figli, eccezion fatta per qualche selfie. Totti ha mantenuto massima discrezione su Instagram ed ora pubblica contenuti sulla Roma: “Nell’era in cui i social la fanno da padroni per tutto ciò che attiene la comunicazione e il personal branding diventa più difficile cogliere la ‘genuinità’ di uno stato d’animo attraverso i post o le storie, specie per ciò che attiene i personaggi pubblici. Quello che è evidente nel caso di Totti e Ilary è la differenza nella modalità di utilizzo del mezzo e nella scelta di come e cosa si vuole comunicare al pubblico. Credo che le persone abbiano la libertà di farsi una propria opinione, tuttavia senza dimenticare che è inopportuno sputare sentenze su colpe vere o presunte dell’uno o dell’altro, soprattutto per ciò che attiene la modalità di affrontare il momento presente“.

Gli atteggiamenti, che poi nella realtà noi non conosciamo perché non abbiamo parlato con nessuno dei due – spiega – rientrano più che altro nelle scelte social e queste possono essere lette in una molteplicità di prospettive, alla luce di ciò che si è o si vorrebbe sembrare. Quello che noi possiamo osservare è solo un aspetto parziale della realtà che la coppia sta vivendo, questo è bene tenerlo a mente. Inoltre è chiaro che, come avviene nella maggior parte delle separazioni c’è sempre la difficoltà di scindere l’essere coppia che ‘finisce’ e l’essere genitori che invece è una condizione che ‘resta’“.

Visto il periodo, molti sostengono che superare una separazione può essere per la mente “meno doloroso”, considerando che l’estate è il momento con maggiori distrazioni, con vacanze o il lavoro in standby (nel loro caso), ma l’esperta chiarisce: “Non esiste un momento ‘meno doloroso’ per affrontare ciò che una separazione comporta, specie all’inizio, perché in un certo senso questa, a maggior ragione per una coppia di lunga data, costituisce una modificazione sostanziale di un equilibrio anche sul piano pratico e gestionale del quotidiano, oltre che su quello emotivo. In più, i momenti in cui ci sono meno ‘obblighi’ legati al lavoro è vero che si palesano come periodi in cui c’è la possibilità di dedicarsi maggiormente alle attività ludiche, ma è altresì vero che lasciano uno spazio enorme ai ‘pensieri’ e a tutta una serie di emozioni che spesso diventano difficili da gestire e regolare“.

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Arianna Di Pasquale