Procede a rilento la trattativa l’operazione per portare la Joya in nerazzurro: servono almeno due cessioni, e aumentano le pretendenti.

Sfiancante e non solo per le temperature che allevia in vacanza con la compagna tra i Caraibi e Miami. Paulo Dybala è senza squadra, forse non si aspettava di essere libero a inizio luglio e soprattutto non pensava di vivere una tale situazione di stallo. La Joya ha salutato la Juventus tra le lacrime e archiviato l’addio alla Signora, ha cominciato a trattare con l’Inter che sembrava destinazione scontata. Ma su Appiano Gentile s’è abbattuto un ciclone chiamato Romelu Lukaku che ha completamente sconvolto i piani di Marotta e Ausilio.

Dybala all’Inter? Adesso è più difficile, ma non impossibile

I dirigenti nerazzurri si sono trovati a scegliere e l’opportunità di riportare il belga alla corte di Inzaghi era troppo ghiotta ed è stata colta. Problema Lukaku e di tempi, perché, se un mese fa, l’agente di Dybala avesse detto sì all’offerta da 5 milioni a stagione di Marotta, oggi l’argentino sarebbe in ritiro con Inzaghi. Paulo rimane profilo gradito, è chiaro, ma ora l’Inter in attacco ha solo posti in piedi. Troppi gli attaccanti a disposizione di Inzaghi, considerando che alla base è rientrato anche Pinamonti e Sanchez rifiuta tutte le proposte che arrivano da MLS ed Emirati. Il cileno vuole un campionato top, ma nessuno è disposto a riconoscergli l’ingaggio da 7 milioni che percepisce a Milano.

Dovessero andare via Pinamonti e Sanchez, resterebbero comunque quattro punte (Lautaro, Lukaku, Dzeko e Correa) e Inzaghi è stato chiaro: “Per me l’attacco ideale è formato da quattro giocatori e un giovane come quinto”, il ragazzo in questione è Valentin Carboni. Dybala quindi è in stallo, deve aspettare e non è detto che l’Inter riesca a liberare i posti necessari a fargli spazio. A oggi nemmeno Milan e Roma si fanno avanti con convinzione. I rossoneri temporeggiano, si potrebbero attivare solo in caso di retromarcia totale dell’Inter che, per ora, non c’è stata. L’estate di Dybala è d’attesa.