Cannabis e legalizzazione, “le ragioni del no” alla proposta della sinistra

A fronte dell’iniziativa, annunciata per l’8 e il 9 luglio a Milano, di supporto della legalizzazione della cannabis in Italia, denominata ‘stati generali sulla cannabis’, in vista della discussione alla Camera della proposta di legge che va in tale direzione, il Centro studi Rosario Livatino e il network di associazioni ‘Ditelo Sui tetti’ propongono una riflessione alternativa, a sostegno della ragioni del no alla legalizzazione.

droga
(Ansa)

Secondo quanto infatti affermano le associazioni, “i numeri da ‘pandemia’ del fenomeno droga in Italia chiamano la società civile, le istituzioni e la politica a un’assunzione di responsabilità verso una seria attività di prevenzione e di contrasto efficace dei traffici, e di recupero integrale delle persone che ne sono vittime”.

“Purtroppo, anche in queste ore, non si ferma invece l’attività di chi invoca la liberalizzazione della droga come presunto rimedio: proprio a Milano nei giorni 8 e 9 saranno riproposti i vecchi luoghi comuni pro ‘legalizzazione'”, affermando le associazioni promotrici dell’evento. “Nelle stesse ore intendiamo offrire dati di carattere scientifico, giuridico, criminologico e sociale per una corretta valutazione, e per contribuire alla soluzione, e non all’aggravamento del problema”.

La proposta di legge sulla Cannabis

Negli ultimi giorni è infatti iniziata alla Camera la discussione sulla proposta di legge che mira a modificare la disciplina sulla cannabis, con un testo sostenuto dal centrosinistra e dal M5s e duramente avversato da Lega, FdI e Forza Italia. L’intenzione di sinistra e grillini è quella di legalizzare coltivazione e detenzione di un quantitativo pari a quattro piante femmine di cannabis. Oltre a questo il testo prevede la promozione, per gli oppositori paradossale, all’inizio di ogni anno scolastico di una giornata nazionale sui danni derivanti da alcolismo, tabagismo e uso delle sostanze stupefacenti e psicotrope nelle scuole di primo e secondo grado. Tuttavia, esiste un ampio dissenso all’interno della società civile a cui le due associazioni puntano a dare voce.

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Il convegno si svolge nella stessa giornata di venerdì 8 luglio 2022, con inizio alle 18.15, nella Sala del Gonfalone di Palazzo Lombardia, e si articola nelle relazioni di Carlo Locatelli, direttore del Centro Antiveleni-Centro Nazionale di Informazione Tossicologica, Ospedale IRCCS Maugeri di Pavia (Cannabis, perché fa male), Antonio Maria Costa, già Vice segretario ONU e Direttore Esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine-UNODC (Legalizzare la droga = favorire la criminalità organizzata), Alfredo Mantovano, Vicepresidente del Centro Studi Rosario Livatino (Cannabis: prontuario dei più “stupefacenti” luoghi comuni), e infine Elena Chiaron, Psicologa, della Comunità Promozione Umana Onlus di Milano (La sfida del recupero).

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