Morto Roberto Brunetti “Er Patata”: le presunte cause della morte

Noto per aver debuttato nel film Fuochi di Artificio di Leonardo Pieraccioni, Roberto Brunetti per tutti Er Patata è stato trovato morto nel suo appartamento a Roma. L’attore non lavorava nel cinema da tempo e nel salotto di Barbara D’Urso aveva rivelato di aver fatto molti lavori per vivere e che ultimamente riusciva ad arrivare a fine mese grazie al reddito di cittadinanza.

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Er Patata decesso: trovata droga in casa

Er Patata è stato un’artista molto amato dal pubblico, oltre che nel ruolo di comico ha vestito anche panni di personaggi drammatici. Ha vissuto momenti non facili che lo hanno coinvolto anche in alcuni affari non legali. Brunetti è stato ritrovato nel suo appartamento sdraiato sul letto coperto da un lenzuolo, nella casa non sono presenti segni di scasso e sul corpo non sono stati trovati segni di violenza. Gli inquirenti stanno provando a fare luce sull’accaduto, ma per ora non sono stati messi insieme tutti i tasselli.

Tuttavia nell’appartamento è stata ritrovata della droga. L’opinione diffusa è quella che la morte dell’attore sia imputabile alle sostanze stupefacenti ma le indagini sono ancora in corso. L’AGI ha reso noto quanto segue: “Potrebbe essere morto dopo aver assunto droga l’attore Roberto Brunetti, 55 anni, conosciuto come ‘Er Patata’. Nel corso del sopralluogo della polizia nell’appartamento dell’attore sono state trovate tracce di hashish e cocaina. A stabilire se le sostanze abbiano contribuito al decesso sarà l’autopsia”.

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Roberto Brunetti: “Voglio ricominciare una nuova vita”

Lo scorso anno Roberto Brunetti è stato ospite di Barbara D’Urso, la conduttrice ha dato spazio a Er Patata dandogli la possibilità di condividere con il pubblico le sue vicissitudini. Nel salotto di Canale 5 Er Patata si è mostrato determinato a riprendere in mano la sua vita nonostante i tanti fallimenti subiti:

Prendo il reddito di cittadinanza, avevo una pescheria ma l’ho chiusa, voglio lavorare e ricominciare una nuova vita”. Ha poi spiegato: “Sono uscito dal carcere. Ora voglio ripartire. Mi hanno trovato con un po’ di erba. Sai quella disperazione che ti porta a fare un po’ di stupidaggini. Ho pagato con due anni di reclusione: 6 mesi a casa, e gli altri alla casa circondariale di Velletri. Nel 2009 sono stato assolto. Poi ho aperto una pescheria (nel 2014), ma non si lavorava.”

 

 

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