Arbitro salva la vita ad un portiere: ecco cosa è successo

Il portiere, rimasto a terra privo di sensi, è stato salvato dall’arbitro della partita, infermiere nella vita, con un massaggio cardiaco

Sono stati attimi di vera paura in Serie D, a Caserta nel corso della partita tra la Casertana e il Rotonda. A metà del secondo tempo, il portiere ospite è rimasto fermo a terra privo di sensi a seguito di uno scontro di gioco. Per fortuna, qualche istante dopo, anche grazie al massaggio cardiaco, l’estremo difensore si è ripreso, ma è stato costretto a lasciare il campo per andare in ospedale.

Portiere salvato con un massaggio cardiaco

Possiamo tranquillamente dire che il tempestivo intervento dell’arbitro Fabio Franzò, infermiere di occupazione, arbitro per passione, abbia salvato la vita al giovane Kapustins. E’ accaduto tutto in un attimo, quando il giovane portiere della squadra ospite è rimasto a terra perché colpito involontariamente alla testa dall’attaccante di casa Tufano, tutti i giocatori in campo si sono resi conto che qualcosa di serio era accaduto.

Intervento decisivo

Dopo essere stato colpito il giovane ha subito perso conoscenza. Immediatamente il compagno di squadra De Foglio gli ha estratto la lingua e l’aiuto dell’infermiere di Siracusa non è tardato ad arrivare. Franzò senza esitare ha iniziato il massaggio cardiaco notando che Kapustins non respirava: “Lavoro in sala operatoria e sono abituato a questi episodi”, ha raccontato l’arbitro ad una trasmissione televisiva, “vedendo che non riprendeva conoscenza ho temuto il peggio e ho cominciato le manovre di rianimazione. L’istinto di sanitario mi porta a mettermi subito al servizio delle persone che stanno male. Non è stato soltanto merito mio, tutti hanno dato un contributo fondamentale: è proprio vero, l’unione fa la forza”.

Il defibrillatore in campo

Le condizioni del portiere sono sembrate subito gravi. Dopo l’intervento dell’arbitro infermiere, l’arrivo dei soccorsi è stato immediato, staff medico e ambulanza sono arrivati subito sul terreno di gioco con i vari calciatori visibilmente sotto choc. Grazie anche all’utilizzo del defibrillatore, da alcuni anni per fortuna obbligatorio sui campi di calcio di tutte le categorie, Kapustins ha ripreso conoscenza. In seguito, portato in ospedale, gli accertamenti hanno riportato una frattura cranica.

Tredici lunghissimi minuti

Sono stati 13 interminabili minuti quelli trascorsi mentre si soccorreva il giovane portiere, fino al momento che ha ripreso almeno conoscenza: “Non so se ci sia stato effettivamente l’arresto cardiaco, ma su quello respiratorio non ho dubbi e ha rischiato tantissimo. La fortuna è che fossi un infermiere, ma devo dire che ci sono tanti medici tra i direttori di gara e non ho dubbi che chiunque al posto mio si sarebbe comportato allo stesso modo” queste le parole di Franzò una volta che la storia si è chiusa con il lieto fine. Per la cronaca la Casertana ha battuto la Rotonda 2.0 e prosegue il suo sogno playoff promozione.

Impostazioni privacy