Raggirati Regione e Zingaretti: danno soldi a produttori per film finti

La procura ha messo nel mirino quattro case di produzione e sette imprenditori cinematografici. La Guardia di Finanza indaga

Stangata e raggirata la Regione Lazio sullo spettacolo e sul cinema. Quattro case di produzione, undici film e sette produttori sono finiti nel mirino della guardia di finanza di Roma, scrive Repubblica. Queste aziende incassavano i finanziamenti per le loro idee e presentavano documentazione pur di ottenere i fondi. Per la procura e le fiamme gialle la cifra complessiva fatta uscire dalla Regione arriva a toccare quasi i 700mila euro. Soldi, che secondo quanto si apprende, sarebbero stati già in parte recuperati grazie ai sequestri preventivi realizzati dalla finanza. Ma quali sono questi film? La lista non è piccola e le pellicole in questione sono Il segreto di Mandy”, ” La favola di Martina e Francesca”, “Perché ti amo”, “Le ragazze di Mario”, ” Il mistero dell’anello”, ” Buon compleanno” , “Fuoco sacro”, “Un amore rubato”, “Fiorenza delle montagne”, “Una pianta miracolosa“.

La truffa
Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in evidente imbarazzo (foto Ansa)

I requisiti richiesti dalla Regione per l’assegnazione dei fondi dalla Regione “è che le imprese rispettano la normativa fiscale e fiscale nazionale e regionale“. Come ricostruito dagli investigatori le società non avevano le carte in regola eppure riuscivano a compilare bene i moduli e ad ottenere i fondi. È il caso ad esempio, della “Ruggiero film” che ha ottenuto dalla Regione finanziamenti pari a 123mila euro per società nel settembre nel 2020. Così come la “Cineflex” che tra il 2019 e il 2021 ha incassato 215mila euro.

I soldi sottratti alla Regione Lazio ammontano a circa 700 mila euro

La conferenza
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (foto Ansa)

Simile il trattamento di altre case di produzione che quasi con estrema disinvoltura hanno raggirato la Regione, almeno secondo la Procura e la guardia di Finanza. Alla “Red Moon Films“, nello stesso periodo, sono stati bonificati 144mila euro: “False attestazioni – sottolinea il gip a Repubblicain ordine alla regolarità dell’impresa con la normativa fiscale“. E ancora la “Star media global“, altra casa di produzione, per il “Segreto di Mandy“, ha ricevuto 127mila euro.

In questo caso l’azienda, per ottenere il finanziamento, avrebbe prodotto “certificati per spese mai sostenute da 4 milioni e mezzo di euro”. La Star media global “ha beneficiato del contributo pubblico – scrive il gip Nicolò Marino nel decreto che ha disposto il sequestro preventivo – facendo falsamente essere in possesso dei requisiti legittimi l’erogazione del finanziamento” . Fatture false per incassare rimborsi le hai invece presentato la “Flying Dolphin” per 23mila euro: fatture che la polizia giudiziaria – sottolinea il magistrato – ha accertato essere oggetto di radicale contraffazione, in quanto mai emesse dalla società di riferimento“. 

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