Cimitero feti abortiti a Roma: la decisione del Campidoglio

Il Comune di Roma ha preso una decisione sul cimitero dei feti abortiti. Una scelta che potrebbe mettere definitivamente sul caso scoppiato due anni fa nella Capitale e finito anche in Tribunale.

A distanza di due anni dallo scoppio del caso del cimitero dei feti abortiti a Roma, il Campidoglio ha deciso di dare il via libera ad una proposta che potrebbe mettere definitivamente la parola fine su questa vicenda.

Cimitero feti abortiti Roma
La decisione del Campidoglio sul cimitero dei feti abortiti a Roma dovrebbe chiudere il caso a due anni di distanza © Ansa

La giunta capitolina, infatti, ha scelto di cambiare il regolamento per “adeguarlo alla necessità e alle sensibilità legate al trattamento dei dati personali delle donne che hanno vissuto un aborto“. Da qui la scelta di far scomparire definitivamente il nome della madre del piccolo e indicare la croce solamente con un codice alfanumerico.

Una scelta che, come detto in precedenza, dovrebbe mettere fine su questo caso, iniziato ormai due anni fa dopo che alcune donne erano venute a conoscenza casualmente del cimitero di feti e finito anche in tribunale.

Il caso del cimitero dei feti a Roma

Feti abortiti Roma
Il caso del cimitero dei feti abortiti a Roma © Ansa

Come detto, il caso del cimitero dei feti a Roma è scoppiato due anni fa dopo la scoperta casuale da parte di alcune donne della presenza del loro nome su sepolture delle quali nemmeno erano a conoscenza. La vicenda, come riferito da TgCom24, era finita anche in tribunale su richiesta da parte delle stesse donne.

Il Gip, però, ha deciso di archiviare la causa perché per il giudice non si è trattato di un atto doloso, ma di una conseguenza di una prassi erronea dovuta ad un vuoto normativo. Ora la scelta fatta dalla giunta capitolina dovrebbe chiudere definitivamente la vicenda.

Il Campidoglio, infatti, ha deciso di eliminare il nome delle donne sulle croci e inserire un codice alfanumerico per indicare il luogo della sepoltura. Una svolta voluta fortemente dal sindaco Gualtieri per mettere la parola fine su un caso che in questi due anni ha fatto molto discutere nella Capitale e non solo.

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