Fmi taglia le stime del Pil italiano: il nuovo report

E’ stato pubblicato il nuovo report dell’Fmi sul Pil italiano. Il Fondo monetario internazionale ha tagliato le stime della crescita del nostro Paese. Non si ferma, invece, l’aumento dei prezzi.

Brutte notizie per l’economia italiana. Con il nuovo report Fmi ha tagliato le stime del Pil italiano per il 2022 e il 2023. Nel documento, citato da TgCom24, è precisato che la crescita del nostro Paese nell’anno in corso sarà del 2,3%, con un calo di oltre un punto percentuale in confronto al precedente report.

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Il Fondo Monetario Internazionale rivede le stime del Pil italiano in negativo: il report © Ansa

Stime tagliate anche per il 2023. In un primo momento il Fondo Monetario Internazionale aveva ipotizzato una crescita intorno al 2,3%. Ora la revisione ha portato ad una diminuzione di 0.5 punti percentuali e quindi ci sarà un Pil che aumenterà dell’1,7% in confronto all’anno precedente.

Diminuzione che, secondo quanto riferito dall’Fmi, è fortemente legata alla dipendenza dall’energia russa e, di conseguenza, alle sanzioni che il nostro Paese ha deciso per Mosca dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Il carovita rallenterà solo nel 2023

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Le previsioni del Fondo monetario internazionale sull’inflazione in Italia e nell’Eurozona © Ansa

Il report dell’Fmi si è soffermato anche sull’inflazione. Nel documento è precisato che in Italia, nell’Eurozona e negli Usa i prezzi continueranno a correre per tutto il 2022 per poi rallentare nel 2023.

Nel nostro Paese l’aumento dei prezzi nell’anno in corso raggiungerà il 5,3% in confronto all’1,9% del 2021 e al -0,1% dell’anno della pandemia. Una crescita che rallenterà nel 2023 quando l’inflazione registrerà una crescita del 2,5%, mentre più a lungo termine ci aspettiamo un aumento intorno al 2%.

Si tratta di numeri fortemente condizionati dalla guerra in Ucraina e per questo motivo ci aspettiamo un aggiornamento già nel prossimo report dell’FMI. Non è da escludere, infatti, un ulteriore taglio della crescita ed un nuovo aumento dell’inflazione, ma molto dipenderà dalla durata del conflitto tra Russia e Ucraina. Una guerra che potrebbe avere degli effetti anche nel 2023, ma in questo momento le previsioni sono positive e lasciano ben sperare in futuro sicuramente diverso rispetto al 2022 e a questi due ultimi anni che non sono stati per nulla semplici dal punto di vista economico.

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